Il corte funebre si blocca poco dopo aver rilasciato la chiesa ed essersi avviato verso il cimitero, quando, transitando davanti alla casa del defunto, uno dei parenti si accorge che il cancello della stessa era spalancato e il portone socchiuso.

Qualcosa non “quadra”. I congiunti del povero Renato Pelusi, 80 anni, pensionato ma anche in passato provetto marinaio, fanno fermare il corteo ed alcuni di loro si portano velocemente nella vicina abitazione. Quello che era un sospetto si tramuta subito in realtà. La casa, lasciata vuota ma debitamente chiusa, era stata visitata dai ladri, i quali avevano avuto solo il tempo della funzione religiosa per mettere a segno il colpo. Sapendo che non sarebbe tornato nessuno, hanno potuto agire con una certa calma ed hanno rubato oggetti d’oro e, purtroppo, anche i soldi (poco più di 250 euro) che erano stati custoditi in un cassetto, Non hanno scoperto invece il nascondiglio di altri soldi, quelli messi da parte  per “ricompensare” i componenti della Croce rossa per le attenzione riservate al defunto nei suoi spostamenti.per le cure. Parenti infuriati che hanno aggiunto dolore al dolore e poi, dopo la verifica e la sosta in mezzo alla strada, il corteo ha ripreso mestamente il suo viaggio verso il cimitero. E’ il secondo caso nel giro di pochi giorni. La settimana scorsa venne svaligiato l’appartamento della famiglia Marcone mentre partecipava ai funerali di don Franco il giovane parroco di Abetemozzo di Torricella deceduto per un male incurabile a Perugia. Ed andando indietro nel tempo, si ricorda quello che accadde alla famiglia dell’avvocato Piccioni, che perse un figlio in un incidente stradale. Casa completamente svaligiata e triste scoperta al ritorno dal funerale.

 

(tratto da Il Messaggero)