GIULIANOVA – Di seguito pubblichiamo la lettera inviata a noi da Marialuisa De Santis, presidente del Museo d’Arte dello Splendore.

“Il Museo d’Arte dello Splendore, classificato Museo di I categoria ai sensi della legge regionale 44/’92, è l’unico museo di Giulianova aperto tutto l’anno.
Ha ospitato mostre di rilevanza nazionale (Chagall, Morandi, Sassu, Calabria…), organizzato eventi (concerti, conferenze, presentazioni di libri, dibattiti, confronti artistici) con personalità di primo piano nella vita culturale del Paese; con i suoi innovativi progetti didattici ha coinvolto ogni anno migliaia di studenti di ogni ordine e grado dell’intera provincia.
Perciò le aspettative della volontà politica che decise di aderire alla Fondazione Mas (delibera Consiglio comunale n.87 del 2000) non sono state deluse: il Museo si è affermato come polo di eccellenza della nostra città, contribuendo al suo lustro fuori dai confini regionali.
Il legame con il Comune, intessuto dalla consapevolezza dell’importanza del ruolo della nostra istituzione per l’intera comunità, si è reso via via più intenso.
Nel 2005, con Delibera GM n. 257 veniva stipulata la convenzione riguardante il trasferimento delle opere della Pinacoteca civica “V. Bindi” nei locali del Mas. Gli impegni presi dalla Fondazione sono stati onorati con diligenza ed entusiasmo e quella che doveva essere una soluzione d’emergenza è divenuta un’occasione per valorizzare la collezione come mai era stato fatto in precedenza.
Infatti l’art. 5 della Convenzione attribuisce alla Fondazione MAS il coordinamento di “tutte le attività culturali collaterali con particolare riguardo a quelle didattiche, di divulgazione della conoscenza della Collezione Bindi che riterrà opportune”. Oltre a provvedere alla conservazione, all’assicurazione (che va rinnovata annualmente), all’inventario digitale delle opere, si è pertanto provveduto all’esposizione al pubblico secondo decine di diversi allestimenti ragionati e corredati di pannelli e schede illustrative e sono state poste in atto numerose iniziative per diffondere la conoscenza della collezione
Per poter rispettare la convenzione e affinché il Museo possa continuare a svolgere anche i servizi essenziali relativi al suo ruolo di Fondazione museale di cui fa parte il Comune, il Collegio dei Revisori dei Conti nella seduta del c.d.a. della Fondazione del 13 luglio 2016, ha sottolineato la necessità che l’Amministrazione comunale onori gli impegni presi saldando con urgenza i debiti pluriennali verso detta Fondazione.
Con questa lettera, quindi, si sollecita il celere pagamento delle somme dovute per lo scorso anno e la reintroduzione a breve dei 30000 euro decurtati con un emendamento in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione del 2016 che andrebbero a integrare l’importo degli 8000 che siamo ancora in attesa di ricevere.
L’emendamento e l’accettazione dello stesso non hanno infatti tenuto conto degli impegni stabiliti concordemente nella vigente convenzione prima ricordata.
Sono certa che questa richiesta troverà accoglienza grazie alla sensibilità dell’Amministrazione comunale. Infatti, l’Amministrazione è sicuramente consapevole che la perdita di questo luogo di cultura e di aggregazione sociale sarebbe un grave danno per tutti i cittadini; una sconfitta civile, culturale e politica per la quale declineremo ogni responsabilità di fronte ai cittadini, ai turisti e all’opinione pubblica.”