Il mare ieri mattina ha restituito il corpo senza vita di Mohamed, il quattordicenne scomparso tra le onde dopo il ribaltamento di un materassino sul quale si trovava anche il suo coetaneo Said, entrambi marocchini, che invece si è salvato. E’ stato un velista della Lega navale, Matteo Gervasini che, veleggiando all’imboccatura tra i due moli, ha visto galleggiare a pelo d’acqua ls sagoma inanimata di un ragazzo. Ha subito capito di chi si trattasse ed ha dato l’allarme. Sul posto si sono portati i sommozzatori della Croce Rossa giuliese che hanno provveduto a recuperare il corpo che successivamente è statio sistemato a bordo di un gommone della Guardia costiera che lo ha trasportato sulla banchina di riva. Qui ad attenderlo c’era un furgone funebre con il quale la salma è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Teramo dove sarà sottoposta ad esame autoptico. Il pubblico ministero Andrea De Feis ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, ed in mattinata dovrebbe conferire l’incarico per l’autopsia dopo l’inoltro dell’ultimo rapporto del comandante della Guardia costiera, Claudio Bernetti che ha coordinato tutte le indagini oltre alle operazioni di recupero. Bernetti ha dichiarato di credere alla versione di Said e cioè al ribaltamento del materassino, fatale per Mohamed e lui è popi riuscito a tornare a riva e a dare l’allarme. Bernetti ha finito ieri di ascoltare gli ultimi assistenti bagnanti ed il loor coordinatore Francesco D’Antonio responsabile della cooperativa “Costa sicura”. E da ieri è iniziata la grande gara di solidarietà e alla povera vittima ed alla sua famiglia. Il vescovo di Teramo, monsignor Leuzzi , commosso, ha detto: <La Chiesa tutta di Teramo-Atri si stringe alla famiglia di Mohamed e rinnova l’impegno a non abbandonare il percorso formativo dei ragazzi . La Caritas era molto vicina al ragazzo ed alla madre,(e spesso mangiavano alla mensa) ma dobbiamo fare molto di più, anche nelle parrocchie, perché i ragazzi non si sentano mai soli. >Marco Giannella dell’Arci di Teramo ha dichiarato: < Mohamed per tutti eri “Momo”. Siamo stati fortunati a conoscerti perché così profondamente diverso dai tuoi coetanei, non solo per questione etnica, ma di più per lo spirito di vita, per la voglia di vita imparagonabile rispetto a chi passa le proprie giornate a trascinarsi nella noia di attività extrascolastiche mal digerite.> Il sindaco Jwan Costantini ha rivolto al quattordicenne questo saluto: < Giulianova tutta si stringe attorno ai famigliari del giovane Mohamed. Le nostre forze dell’ordine e i volontari non si sono risparmiati nelle ricerche, lavorando giorno e notte, aggrappati ad una flebile speranza. Caro giovane Mohamed il mare ti è stato ostile, che sia gentile con te il cielo>. E così il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto; <Caro piccolo Mohamed ti giunga e ti accompagni fino in cielo il dolce abbraccio della nostra, della tua città> E ieri pomeriggio ha presieduto una manifestazione in piazza Martiri della Libertà , gremita soprattutto di giovani, stretto attorno alla madre e ai famigliari del ragazzo. L ’associazione Weekend’Arte, aderendo alla sensibilizzazione in atto, disporrà delle cassette per la raccolta fondi a favore della famiglia di Mohamed. La volontà è quella di dare un sostegno economico in un momento già di per sé drammatico.La raccolta fondi dei tre giorni sarà consegnata a Elisa D’Ottavio che ci ha contattato e che sta sensibilizzando la nostra comunità. Questa mattina manifestazione di solidarietà anche a Giulianova in piazza Martiri della Libertà.