Nell’ ultimo consiglio comunale, l’ assise civica ha approvato, l’ ordine del giorno riguardante la cittadinanza per ius soli, ai figli di immigrati residenti regolarmente nel nostro paese.

Questo è un importante segnale di attenzione verso i diritti dei più svantaggiati. Noi, giovani democratici, ci siamo spesi moltissimo su questo tema. Sia attraverso l’ adesione al comitato “l’ Italia sono anch’ io” che la raccolta firme sulle proposte di legge su cittadinanza e diritto di voto. Abbiamo in oltre instaurato, su tali temi, una proficua collaborazione con Tosson, responsabile regionale del forum immigrazione PD.

 

Non possiamo quindi che essere grati al consigliere Fabrice Ruffini che ha esposto l’ ordine del giorno, al gruppo del PD che lo ha presentato in consiglio, ai partiti e ai consiglieri che lo hanno votato, al sindaco Mastromauro ed alla giunta.

 

Sul diritto di cittadinanza ai figli di immigrati, residenti regolarmente in Italia, si sono espressi autorevoli personalità, a partire dal Capo dello Stato Napolitano, partiti, sindacati e associazioni di ogni orientamento.

 

E’ assurdo che un figlio di immigrati, nasca in Italia, che studi nel nostro paese, con amici italiani, debba aspettare 18 anni e, solo dopo una lunga trafila burocratica, riesca ad ottenere la cittadinanza. Lo ius soli è un principio che vale in molti paesi, tra i quali Francia, Canada, Brasile, Argentina e Stati Uniti d’ America, ai quali molti fanno spesso riferimento come frontiera avanzata della democrazia.

 

E’ la stessa Costituzione che sancisce il diritto all’ uguaglianza tra le persone, ma ad oggi questo principio è in realtà disatteso. Una vera integrazione ci può essere solo garantendo, a chi contribuisce alla crescita del nostro paese in modo determinante, pari dignità e diritti.

D’ altro canto, la normativa che regolamenta il diritto di cittadinanza, risale a vent’ anni fa. Nel frattempo il mondo è cambiato, e il fatto che oltre il 70% degli italiani si dichiari d’accordo con il principio dello ius soli, è il segnale che i tempi per una nuova legge sono maturi.

 

E’ per noi, quindi, anche motivo di orgoglio, che Giulianova sia il primo comune in provincia di Teramo, ad aver accolto un ordine del giorno su questo tema. Purtroppo la maggioranza di centrodestra a Teramo ha respinto un testo dello stesso tenore. Un ulteriore rammarico nasce dal fatto che anche il gruppo consigliare PDL giuliese si sia espresso contro con i suoi 3 consiglieri e che il consigliere Di Carlo si sia astenuto (l’ ODG ha ricevuto 17 voti favorevoli, 3 voti contrari, 1 astenuto). Su un argomento importante e delicato come questo, ci saremmo aspettati una maggiore sensibilità.

 

 

Segreteria Giovani Demoratici Giulianova