Sulla prima pagina di Piccola città sabato e domenica in edicola , c’era un riquadrato in prima pagina nel quale si parlava del persunto “caso-Baratini

, in relazione allo spostamento della dipendente comunale Luciana Baratini dall’ufficio di segrteria a quello del personale. Lo si è messo in relazione, come una “punizione” per essere la Baratiri moglie di Claudio Del Grosso, che fa parte di quella parte dell’Italia dei Valori non certo “in sintonia” con l’amministrazione comunale e molto più affine a “Il cittadino governante”. A tale proposito si è registrata una puntualizzazione del dirigente di settore Domato Simeone, il quale ha detto che “per la Baratiri non si tratta di una retrocessione, ma di una promozione, in quanto sale di categoria e va a dirigere l’ufficio del personale”. Ne prendiamo atto, ma per qualcuno, per dirla con i saggi latini, si è trattato di applicare il “promoveatur ut amoveatur”, che, tradotto il soldoni, vuol dire: ” la si promuova pur di toglierla da lì”