GIULIANOVA – Sapeva che stava per scattare lo sfratto esecutivo ed una famiglia residente in un alloggio Ater di via Lombardi aveva deciso di percorrere la strada del ricorso amministrativo. E così aveva presentato un ricorso al Tar. Per questo, nelle more della concretizzazione dello sfratto, la Giunta comunale aveva deliberato di costituirsi in giudizio avverso il ricorso previa sospensiva, davanti al Tar dell’Aquila presentato da parte della di T.D.P., residente a Giulianova, in via Lombardi ed elettivamente domiciliata a L’Aquila, presso lo studio legale dell’avvocato Claudia Gennaro, che la rappresenta e difende unitamente all’avvocato Tulliola Aloè di Giulianova .I due legali avevano citato in giudizio il Comune di Giulianova e l’Ater di Teramo, al fine di ottenere l’ annullamento previa sospensiva dell’ ordinanza del dodici maggio.2016 emessa dal Comune giuliese per il rilascio dell’ immobile sito in via Lombardi, alloggio occupato dalla ricorrente. La Giunta comunale, come detto, ha deliberato di costituirsi in giudizio e si è affidata, per la difesa, all’avvocato Michele Del Vecchio dell’Avvocatura Civica del Comune. Il ricorso tuttavia non avrebbe impedito, qualora tutti gli organismi competenti fossero pronti, ad effettuare lo sfratto esecutivo. Nonostante questa possibilità, l’amministrazione comunale giuliese ha preferito attendere la sentenza del Tar che si è pronunciata favorevolmente alla delibera votata dalla Giunta respingendo il ricorso di chi occupa l’alloggio di via Lombardi <dopo averne perso i requisiti> e, quindi, in maniera abusiva. Per la cronaca, l’ultimo sfratto a Giulianova è avvenuto proprio da un alloggio Ater di via Lombardi. E sono adesso cinque negli ultimi sei mesi ed sindaco Mastromauro, orgoglioso, dice: <Dal mio insediamento ad oggi abbiamo recuperato ben 24 alloggi, che sono stati sottratti a famiglie che ormai non avevano più titolo ad occuparli>. L’ultimo è toccato alla famiglia di S.C e, come di consueto, l’Annunziata, a chi transitava per caso, era apparso un quartiere in stato d’assedio con vigili del fuoco, polizia municipale, carabinieri, Questura, un’ambulanza ed il dirigente comunale addetto alla politica della casa, Andrea Sisino. Anche in quel caso la famiglia, marito e moglie, ma da qualche tempo viveva con loro anche la nipote, è stata sfrattata in quanto, in base agli accertamenti di vigili urbani ed uffici comunali preposti, risultano proprietari di un altro appartamento e sono andati ad abitare lì mentre la piccola è stata provvisoriamente affidata al nonno Nonostante ciò, sono ancora quattro le coppie in attesa di abbandonare in modo forzoso l’alloggio dell’Ater . E ci sono situazioni anomale anche nella parte alta della città, dove altre ordinanze di sfratto non sono state ancora eseguite ma qui si attende di poter approntare il nuovo protocollo concordato con la Prefettura circa il coinvolgimento di tutte le Forze dell’’Ordine, della Asl e dei Vigili del fuoco.