Ancora una volta gli operatori sanitari pagano sulla propria pelle le inefficienze  organizzative della Asl. Non bastano turni massacranti e personale ridotto all’osso, ora si rischia anche la vita.

L’incidente accaduto a Giulianova Lido ieri sera pone alcune domande che meriterebbero una risposta:

a) Come mai si fa partire un’ambulanza medicalizzata per effettuare un trattamento sanitario obbligatorio di un paziente già in consegna ai carabinieri e che non presentava nessun rischio per la propria incolumità?

b) Come mai sull’ambulanza non è salito nessun rappresentante delle forze dell’ordine?

c) Perché in casi di trattamento sanitario obbligatorio non si applicano protocolli di intervento anche a tutela degli operatori sanitari?

Ciò che è accaduto ci obbliga a riflettere seriamente se non sia il caso di rivedere subito l’organizzazione dell’urgenza-emergenza, tenendo presente che il 118 è il perno di tutto il sistema sanitario e che non può essere governato da criteri economici puri e semplici ma deve essere gestito secondo criteri di efficacia e di efficienza.

Nell’esprimere solidarietà alla ragazza ferita e alla sua famiglia, la Fimmg di Teramo chiede che si faccia piena luce su tutta questa vicenda, che si accertino le eventuali responsabilità, soprattutto in ordine alle carenze organizzative di tutto il sistema del 118, e che di conseguenza la Asl rimetta in discussione il piano di riordino.

 

 

                    

Ercole Core – Segretario provinciale FIMMG Teramo