di Lorenzo Garbatini

GIULIANOVA- Ieri sera in una Sala Buozzi stracolma si è tenuta la conferenza dello scrittore e traduttore Mauro Biglino, dal titolo “La Bibbia non è un libro sacro”, organizzata dal circolo culturale il Nome della Rosa. I temi trattati nella conferenza fiume di Biglino, durata più di tre ore, sono stati molteplici ed hanno ripercorso, proponendo una nuova traduzione e una chiave di lettura diversa, molte vicende narrate nell’Antico Testamento della Bibbia. Non sono mancanti gli interventi del pubblico attento alle tematiche trattate.

Di seguito un’intervista rilasciata prima della conferenza.

  • Lei è un profondo conoscitore della Bibbia ed è stato, anche collaboratore e traduttore dall’ebraico antico delle Sacre Scritture per le Edizioni San Paolo. Adesso dopo questa “svolta” non collabora più con la San Paolo. Quando le sono venuti i primi dubbi sulla Bibbia?

Sono venuti nel corso degli anni facendo le traduzioni letterali per conto delle Edizioni San Paolo, perché tramite le traduzioni letterali ho iniziato ad avere contatto con la fonte prima delle nostre Bibbie che abbiamo in casa, e da questo punto ho iniziato a scoprire significati diversi rispetto a quelli che ci vengono normalmente insegnati.

  • La Bibbia contiene moltissimi errori di traduzione, refusi e contraddizioni. Ma anche traduzioni completamente arbitrarie come quelle di Yahwèh ed Elohìm.

Ci sono nella Bibbia parole che sarebbe meglio non tradurre perché bisogna riconoscere onestamente che nessuno al monda sa con certezza cosa vogliano dire. Quindi ogni volta che si legge una traduzione in realtà si legge un interpretazione. Per esempio il termine Elohìm o il termine Yahwèh e molti altri sono termini che sarebbe più onesto non tradurre, perché ogni traduzione non fa che introdurre il pensiero del traduttore. Anche perché non si sa esattamante cosa significano.

  • Oltre a Lei altri studiosi come Zacharia Sitchin o il reverendo Barry Downing hanno parlato della “teoria degli antichi astronauti”. La presenza di visite extraterrestri la troviamo anche nei racconti omerici, testi sumerici e in molte civiltà antiche come Maya, Aztechi, Egizi, Indiani d’America e molti altri. Potrebbero essere collegate tra loro come se la Terra sia stata suddivisa in regioni ed affidate a ciascun Elohim?

Direi proprio di sì. Ho l’impressione netta che ho, non la certezza, è che effettivamente i popoli di tutti i continenti raccontino la stessa storia, cioè di individui che sono giunti qui e che hanno fatto qui tutta una serie di cose, non ultima quella di “fabbricare” l’Homo sapiens. E quindi siccome in questo ambito di contenuti i vari popoli ci raccontano la stessa storia direi che  ci sono grosse probabilità che si tratti di un racconto vero.

  • Nella Bibbia sono presenti passi in cui vengono descritti carri volanti infuocati, giganti, anche la stessa arca dell’alleanza. Ma anche di ingegneria genetica e clonazione. E’ stato anche contattato da vari biologi molecolari. Cosa le hanno detto?

Mi hanno detto che se si usa il mio metodo e cioè “ se si fa finta che” ciò che c’è scritto nei Testi Antichi sia vero, allora si possono trovare molte risposte a domande che attualmente rimangono prive di risposta. Nel nuovo libro che uscirà tra circa un paio di mesi inserisco parti di studi di genetisti e biologi molecolari che mi hanno consegnato appositamente e dai quali risulta che se si fanno nuove ipotesi e si tiene conto di ciò che c’è scritto nei Testi Antichi si trova una spiegazione logica e coerente all’origine dell’Homo sapiens.

  • Dopo le sue affermazioni bisogna rivedere il termine Fede oppure gli Elohìm e le vicende narrate nella Bibbia fanno parte di un disegno provvidenziale di Dio.

La Fede è un fatto personale ed io non me ne occupo. Però se le affermazioni che faccio sulla Bibbia fossero vere, per l’uomo di Fede cambierebbe in sostanza molto poco, se è vero che questi Elohìm non sono Dio, ma erano individui in carne ed ossa, potrebbero essere benissimo individui che fanno parte del disegno provvidenziale di Dio, quindi Dio continua ad essere per l’uomo di Fede il Dio di sempre e non cambierebbe assolutamente nulla. Semplicemente si aggiungerebbe solo un gradino in più, un gradino intermedio tra l’uomo e Dio che sarebbe rappresentato da questi individui.

  • Lei ha scritto libri principalmente sul Vecchio Testamento. Ha in cantiere un libro riguardante il Nuovo Testamento e sulle vicende di Gesù?

Al momento non ho in cantiere un libro sul Nuovo Testamento, anche perché sta per uscire un altro mio libro e perché in questo momento mi sto occupando di una lettura parallela tra la Bibbia e i testi greci, in particolare i testi omerici. E’ un lavoro che ho avviato adesso ed è un lavoro che sto sviluppando nel prossimo futuro, ed una prima parte si trova già nel libro che uscirà tra breve.

  • Per concludere, Lei, in questi anni si sarà fatto sicuramente molti nemici. Ha mai ricevuto minacce?

Diciamo, semplicemente, che non è facile.

A fine conferenza Roberto Di Giovannantonio, proprietario del circolo, ha strappato la promessa a Biglino di ritornare l’anno prossimo per un nuovo incontro.