Già durante la campagna elettorale capii che il clima era velenoso, e che da avversario politico sarei passato per un nemico da combattere con ogni mezzo. Poi, nel 2010 ci furono le minacce di morte, fatto gravissimo e sconosciuto alla storia politica di Giulianova, frutto di un clima reso velenoso. Va bene la dialettica anche aspra, accetto la satira e le vignette, e persino che si ironizzi su aspetti delle mia persona. Ma da qualche tempo a questa parte si sta portando avanti su alcuni blog e su facebook, sistematicamente, una campagna denigratoria, spacciando come vere cose assolutamente false. Con una acrimonia che sconfina nell’odio. Ma l’accusa, esibendo una foto per dare forza alla denuncia, di aver parcheggiato sullo stallo dei disabili, non la posso accettare”.

E’ indignato il sindaco Francesco Mastromauro per quanto riportato sul blog “I due punti”, fatto rimbalzare su facebook, in cui si accusa il sindaco di aver parcheggiato la sua auto su uno stallo per disabili posizionato in Corso Garibaldi, vicino il Municipio. “La diffamazione, come la calunnia, è un venticello. Si butta la pietra, magari nascondendo la mano, e il guaio è fatto. Poco serve, infatti, argomentare, spiegare, delucidare analiticamente. L’accusa colpisce molto più della replica. E infatti su questa vicenda c’è già chi ha messo le mani avanti  dicendo che ogni replica sarà vana perché c’è la foto, e che ogni ricostruzione dei fatti sarà comunque una scusa. Il tutto condito dal commento che il potere è arrogante, e che i vigili non mi hanno multato perché sono il sindaco.  E’ così adesso, ed è stato così ogni volta che sono state dette cose poi rivelatesi non vere. Ma stavolta – prosegue Mastromauro – non sono disposto a passarci sopra, né a farmi mettere sulla graticola perché l’accusa, falsa, mi ha veramente ferito. Mi ha ferito perché da sempre sono stato vicino, sinceramente e non per strategia politica, ai diversamente abili, sia che si trattasse della Piccola Opera Charitas che degli Amicacci  o dell’Anffas. Ho le prove che quanto scritto e detto non è vero. E le esibirò al giudice, perché ho deciso di presentare formale querela costituendomi parte civile. Ogni volta che ho sbagliato l’ho ammesso. Ho preso multe dalla Polizia Municipale di Giulianova, almeno 3, e le ho regolarmente pagate. Ma questo no. Quanto riportato è una ricostruzione falsa, e voglio che venga accertata la verità giudizialmente. E che paghi chi ha voluto fare con me il tiro al piccione”.