GIULIANOVA – Sono bastate appena due giornate di <vera> estate perché si affollasse di nuovo il Pronto soccorso dell’ospedale di Giulianova. Abbiamo ricevuto segnalazioni e, secondo alcuni, si sono toccate punte di quaranta-cinquanta persone in attesa. <Sono arrivato alle undici per un controllo cardiaco- racconta Danilo- ma alle tre di pomeriggio era ancora lì. Ma la colpa non è sicuramente né dei medici e né degli infermieri, la realtà è che sono troppo pochi per la mole di lavoro che devono svolgere e, come si dice, non arrivano>. E’ proprio così e la situazione si ripete ad ogni estate e a liglio e ad agosto il primario, dottor Carmine Galliè e i suoi saranno oberati di lavoro e si sottoporranno a sacrifici immani senza uno straccio di sanitario in più per essere aiutati in un lavoro che, in quelle condizioni, ha poco di umano, sebbene si ha a che fare con la salute, ed in alcuni casi, la salvezza della gente. Ma ecco che mentre ci si lamenta della carenza dell’organico del Pronto soccorso, arriva dalla Asl di Teramo la notizia che anche l’ospedale di Giulianova, a partire dal primo luglio, sarà soggetto ad accorpamenti. Per la precisione saranno accorpati i reparti di Chirurgia ed Ortopedia e questo sebbene d’estate i ricoveri in ortopedia hanno notoriamente un’impennata. Ora accorpare reparti in un ospedale della costa, dove la gente diventa il triplo ed ancora di più per via del turisti, sembra essere un controsenso. Hai voglia a spiegare che questo accade perché c’è carenza di personale e che, alfine di permettere a tutti quelli che ne hanno diritto, di poter godere delle ferie, proprio perchè non si può assumere e, stavolta, pare nemmeno in via provvisoria, bisogna fare sacrifici Tutto questo, come sottolineato, è fissato per il primo luglio, mentre nel nosocomio giuliese continua anche la <noria> di rimari. Dal primo agosto va in pensione il primario delle divisione di Chirurgia, il dottor Diodoro Guerrucci, mentre, nella pratica, è già collocato in pensione il primario di cardiologia con annessa unità coronaria, il dottor Vito Ciampini.. Povero ospedale. Ci faceva notare ieri un ex medico del nosocomio: <La gente, ma soprattutto chi è in vacanza in città, arriva qui davanti all’ingresso e legge ospedale, ma se è una donna con problemi di carattere ginecologico oppure è una manna che porta un bambino perché sia visitato, si accorge suo malgrado che qualsiasi cosa “normale” chiede di fare in questi due specifici settori, non lo può fare in quanto ostetricia e ginecologia con annessi nido e pediatria sono stati cancellati da tantissimi anni, per cui donne e bambini vengono invitati a recarsi all’ospedale di Teramo che, pertanto, sotto questo aspetto, resta ancora un ospedale.