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Questo il documento stampa dello staff del sindaco sulla questione ospedale

 

Sulla questione dell’ospedale c’è bisogno assoluto di fare squadra, e per fortuna alcuni hanno compreso questa necessità. Ma sul fronte dell’opposizione, tranne i consiglieri Francioni e Di Carlo, mi sembra ci sia solo un assordante ed imbarazzato silenzio”. Il sindaco Francesco Mastromauro

apprezza quanti hanno recepito il suo grido d’allarme sulle condizioni attuali dell’ospedale “Maria Ss.ma dello Splendore”, escluso dai finanziamenti per l’adeguamento e la messa in sicurezza dei presidi sanitari abruzzesi, e le preoccupazioni riguardanti il finanziamento della nuova struttura, che dovrà essere vagliato dal Governo centrale. “E’ strano come certe forze politiche dell’opposizione si preoccupino di verificare, con un accanimento difficile da comprendere, se la nostra città abbia i requisiti per la Bandiera Blu, dimenticando  che esite una questione di vitale importanza come, appunto, quello dell’ospedale. Bell’esempio di amore per la città e di attenzione per i problemi dei cittadini, non solo giuliesi! Altri invece – continua il sindaco – sembrano interessati solo alle questioni urbanistiche, anche qui con una certa fissità. Nell’uno come nell’altro caso manca ogni capacità di fare fronte comune superando miseri steccati e tristi contrapposizioni. E ciò mentre in altre città le divisioni sono state ragionevolmente accantonate e, come è giusto in questi casi, si è riusciti ad unire le forze per il bene collettivo. Proprio sul versante di un raccordo forte e di un’azione sinergica,  è mia intenzione convocare un incontro di tutti i sindaci del Teramano, come avvenuto il 2 agosto scorso, per concordare assieme iniziative concrete nel caso in cui la mia richiesta di risposte certe e definitive sul presente ed il futuro del nostro ospedale, richiesta da me firmata il 13 luglio scorso ed inviata al governatore Chiodi e all’assessore Venturoni, non dovesse avere soddisfazione”.

 

Qui di seguito si riporta il testo integrale della missiva inviata dal sindaco al Presidente della Regione Giovanni Chiodi e all’Assessore alla Sanità Lanfranco Venturoni.

 

 

“Egregio Signor Presidente, Egregio Signor Assessore,

 

                                                                                     lo scrivente non può non restare perplesso, né sottrarsi da preoccupazioni ritengo fondate, nel prendere atto di come il programma straordinario di investimenti relativo alla rete sanitaria abruzzese, con lo stanziamento di 82.590.397 euro, pretermetta il presidio sanitario di Giulianova, pur essendo del tutto abbisognevole – al pari dei nosocomi di Lanciano ed Avezzano  – di interventi migliorativi e per la sua messa in sicurezza.

         Non si comprende, difatti, la ragione di tale esclusione considerando che tanto Avezzano quanto Lanciano, similmente a Giulianova, rientrano nella cosiddetta fase  3, relativa cioè all’edificazione di nuovi ospedali. E’ appena il caso di rilevare che l’attuale nosocomio di Giulianova, unico presidio sanitario presente sulla costa tra San Benedetto del Tronto e Pescara e la cui costruzione risale ai primi anni ’70 del Novecento, presenta numerose e vistose criticità tali da riverberarsi negativamente sia sulla funzionalità dei servizi, sia sulle condizioni di ospitalità dei degenti.

         Ulteriore motivo di preoccupazione, ampiamente presente nella cittadinanza, risiede poi nella mentovata fase 3, la cui procedura si afferma essere stata avviata ma i cui esiti paiono alquanto incerti, dovendosi il relativo programma di finanziamenti essere valutato dal Governo. E pertanto in proposito si invocano, pur a fronte delle rassicurazioni date dall’Assessore Venturoni anche in occasione del Consiglio comunale tenutosi in Giulianova il 5 febbraio scorso, risposte certe e definitive in ordine all’edificazione del nuovo ospedale, per il quale questa Amministrazione, va rammentato, ha già da tempo individuato e messo a disposizione idonee aree in ambito urbano.

 Confidando sulla Vostra attenzione e in una risposta sollecita tale da fugare dubbi e perplessità, si porgono i più distinti saluti”.