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GIULIANOVA – Sono partiti per Sebenico Gabriellino Palestini e l’avvocato Gianfranco Jadecola. Quest’ultimo solo ieri ha vinto una causa importante, contribuendo all’assoluzione dei medici dell’ospedale Pertini di Roma dove era ricoverato Stefano Cucchi, il geometra romano di 32 anni morto il 22 ottobre del 2009 dopo un ricovero di cinque giorni. E questo pomeriggio l’avvocato Gianfranco Jadecola, già sostituto procuratore a Teramo, parte assieme a Gabriellino Palestini per la traversata in pattino Sebenico Giulianova, pari a ben 87 miglia marine. Infatti la terza Corte d’assise d’appello di Roma ha scagionato dall’accusa di concorso in omicidio colposo, il primario Aldo Fierro e i sanitari Stefania Corbi, Flaminia Bruno, Luigi De Marchis e Silvia Di Carlo perchè il fatto non sussiste. Quest’ultima, abruzzese di Pescara, dove è tornata a lavorare, era difesa proprio dall’avvocato Jadecola. <Non è stato un compito agevole – ha dichiarato l’avvocato- ricordando che il Procuratore generale Eugenio Rubolino, aveva chiesto quattro anni di carcere per Fierro, primario all’epoca dei fatti, e tre anni e sei mesi per gli altri quattro medici imputati. Al processo che arrivava dopo l’annullamento dell’assoluzione deciso dalla Corte di Cassazione nel dicembre scorso, probabilmente seguirà un nuovo appello presso la Suprema Corte. Per la cronaca i familiari di Stefano Cucchi che hanno ricevuto un risarcimento di un milione e trecentomila euro dall’ospedale romano non erano presenti come parte civile al processo. Intanto è ancora in corso la perizia medico legale sul caso nell’ambito dell’inchiesta bis sulla morte del giovane che vede indagati cinque carabinieri. Il nuovo incidente probatorio ha il compito di rivalutare il quadro di lesività sul corpo del giovane anche al fine di stabilire la sussistenza o meno di un nesso di causalità tra le lesioni subite a seguito del pestaggio e la sua morte. Soddisfatto per l’esito del processo, Jadecola è tornato a Giulianova per svolgere l’ultima seduta di allenamento prima della partenza prevista per le 16 di questo pomeriggio. <Sto bene – ha dichiarato (ricordiamo che sia lui che il compagno di viaggio festeggiano insieme con questa traversata i settant’anni di età) e sono pronto a questa nuova avventura e ringrazio Gabriellino per avermi aiutato soprattutto a credere nelle mie possibilità>. Prima della partenza, il parroco della chiesa del Lido, don Ennio Lucantoni, ha battezzato il pattino denominato “Il riscatto” ed il catamarano che accompaga i due nella traversata. La traversata vera e propria si concretizzerà nella giornata di domani con partenza di buon’ora, attorno alle sei e l’arrivo nel porto di Giulianova è previsto per le dodici-tredici di sabato mattina.