Il presidente del CC di Giulianova, così come peraltro l’amministratore unico di Julia Reti, non conosce la storia di quegli anni o, più probabilmente, fa finta di non conoscerla. La festa del 25 aprile è una festa di liberazione dall’occupazione nazista, dal Governo fantoccio di Mussolini e soprattutto da un regime e da una dittatura che uccideva, deportava e, quando andava bene, somministrava olio di ricino. Il 25 Aprile rappresenta nella memoria collettiva del nostro Paese e nella storia d’Italia, una data su cui poggia buona parte della società in cui viviamo e di quella libertà che troppo spesso diamo per scontata.
Spiace notare che le belle parole e le iniziative del Sindaco, non corrispondono affatto al pensiero della sua maggioranza, sempre più spostata verso quella destra poco conservatrice ma molto reazionaria e populista che ben conosciamo in altre realtà e, che se fosse stata conosciuta dai giuliesi, difficilmente oggi amministrerebbe la citta. La nostra speranza è che il Presidente del C.C., che nell’assise civica dovrebbe svolgere il ruolo di garante di tutti i gruppi politici e di conseguenza di tutta la cittadinanza, non essendone in grado, ci faccia la cortesia di seguire l’esempio del suo ex collega Paesani. All’amministratore unico della Julia reti che “ci concede” di intonare Bella ciao, va il nostro augurio di poter sempre coltivare un anticonformismo in tempi di democrazia e di non ritrovarsi mai costretto a ben altri canti da adunata del sabato in piazza.
Ci aspettiamo che le menti più illuminate di questa maggioranza si dissocino dalle affermazioni del presidente del Consiglio.