E’ stata pubblicata il 7 giugno scorso la sentenza n. 3428/2011 con cui il Consiglio di Stato, suggellando una vittoria a tutto campo delle ragioni dell’Amministrazione comunale, ha rigettato l’appello proposto da FIBA, Confesercenti regionale di Teramo e da un gruppo di balneatori locali contro il Piano demaniale marittimo.

La recentissima pronuncia segue le decisioni del TAR dell’ottobre 2009 e dello stesso Consiglio di Stato del settembre 2010 che avevano confermato a chiare lettere la legittimità dell’operato del Comune. “Dopo quest’ultima sentenza credo davvero che ci sia poco da aggiungere a quanto avevo già sottolineato in passato”, dichiara il sindaco Francesco Mastromauro, che ha espresso un vivo ringraziamento all’avvocato Sandro Pelillo per l’efficacissima opera svolta a difesa delle ragioni dell’Amministrazione. “E’ evidente la legittimità e la correttezza d’impianto del nostro Piano Spiaggia, che nel contemplare grandi opportunità per lo sviluppo delle attività in ambito demaniale, è inoltre in grado di riqualificare adeguatamente la nostra costa, prevedendo – aggiunge il sindaco –la rimozione di quelle cabine che ostruiscono la visuale e, insieme, l’ampliamento degli spazi per la libera fruizione”.

“Ormai la partita è chiusa – fa eco il vicesindaco con delega al Demanio Gabriele Filipponie la sentenza del Consiglio di Stato spazza via ogni residuo dubbio ma anche talune critiche avanzate in passato, persino non poco velenose, che, ormai è chiaro, non avevano alcun fondamento. Tuttavia, il fatto che avessimo ragione, una ragione riconosciuta a chiare lettere – conclude il vicesindaco – non esclude la volontà dell’amministrazione di venire incontro ai balneatori, apportando eventualmente alcuni correttivi”.