GIULIANOVA – Nella giornata di ieri ha preso avvio l’attività di restauro e manutenzione di decine di opere della Collezione comunale artistica donata dallo storico e umanista Vincenzo Bindi (1852-1928) alla città di Giulianova.

Gli interventi in programma nei prossimi mesi, autorizzati e seguiti dalla Soprintendenza A.B.A.P. dell’Abruzzo in collaborazione con la direzione t.s. del Polo Museale, mai affrontati fino ad oggi, se non per la prima apertura al pubblico della Pinacoteca comunale avvenuta tardivamente nel 1978, riguarderanno, a seconda delle necessità riscontrate, la spolveratura meccanica, il consolidamento degli strati pittorici e la pulitura degli stessi come delle vernici alterate dai depositi di polveri e dalle ridipinture posticce, il miglioramento dei supporti, il reintegro delle lacune dove presenti e il restauro pittorico ed estetico.

Le opere interessate, che sono di varia natura, dagli oli su tela, alle carte dipinte e poi incollate su tela e ai disegni, coprono come l’intera collezione bindiana, un arco temporale di tre secoli con nomi come quello di Gonsalvo Carelli, suocero del Bindi e caposcuola del paesaggismo napoletano dell’Ottocento, Raffaele e Giuseppe Carelli, Salvator Rosa, Pompeo Batoni, Giuseppe Bonolis, Gennaro Della Monica, Francesco Paolo Michetti, Pasquale Celommi e Vincenzo Franceschini.

Inoltre, da alcuni giorni hanno fatto il loro rientro in casa Bindi, ben 75 pezzi di arredo originali, risalenti per la maggior parte alla fine dell’Ottocento, sottoposti ad interventi antitarlo, di consolidamento e risanamento. Il pregiato mobilio, ideato nei motivi e nei decori dallo stesso Bindi, è tornato negli appartamenti al terzo piano del Palazzo di corso Garibaldi e sarà ricollocato così come appariva quando nelle stanze viveva ancora il collezionista e storico giuliese che accoglieva nella sua dimora gli amici artisti ed intellettuali.

Foto dell’opera “Ruderi” di Consalvo Carelli e particolare del mobilio restaurato della Pinacoteca Bindi.