Le scriventi Federazioni, anche alla luce del decreto “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, ad invarianza dei servizi ai cittadini” (spending review) e degli effetti che si annunciano devastanti per i cittadini e per i servizi pubblici che gli erogano loro, chiedono alle SS.LL. di essere convocate con estrema urgenza per discutere della situazione occupazionale del personale precario in servizio presso codesto spettabile Ente.

Le scriventi Federazioni esprimono grande contrarietà alla manovra.

 

Per fare cassa si è preferita una scorciatoia giungendo alla confusa sommatoria di tagli lineari: al personale, alla spesa sanitaria, al sistema formativo, alla ricerca, alla presenza dello Stato sul territorio. Una ghigliottina che, dal taglio degli organici a quello ai buoni pasto, passando per un’irrazionale riorganizzazione del sistema giudiziario e un’insopportabile colpo alle autonomie locali, si abbatterà ancora una volta sulla qualità dei servizi.

 

Una riduzione del reddito immateriale delle persone in carne ed ossa che si aggiungerà al pesante aumento della pressione fiscale.

 

Ci si accanisce su lavoratori già penalizzati dalle manovre economiche degli ultimi cinque anni e che hanno subito pesanti perdite del proprio potere d’acquisto a causa del blocco della contrattazione.

 

Manca, invece, il coraggio per colpire i poteri forti, i costi della politica, la giungla di consulenze e clientele, il sistema degli appalti e delle forniture.

 

A ciò si aggiunge:

  • 24000 esuberi confermati dal Ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi
  • stringenti vincoli sulla facoltà di assumere che sono stabiliti nel 20% per il 2012, nel 50% nell’anno 2015 e nel 100% dall’anno 2016
  • unulteriore riduzione delle dotazioni organiche non inferiore al 10 per cento della spesa complessiva
  • giro di vite sulle società controllate direttamente o indirettamente dalle pubbliche amministrazioni per le quali si procederà o allo scioglimento della società entro il 31 dicembre 2013 o all’alienazione, con procedure di evidenza pubblica, delle partecipazioni detenute alla data di entrata in vigore del presente decreto entro il 30 giugno 2013 ed alla contestuale assegnazione del servizio per cinque anni a decorrere dal 1° gennaio 2014
  • si riducono di 700 milioni per il 2012 e di 1 miliardo dal 2013 i trasferimenti statali. Per i Comuni la riduzione è pari a 500 milioni per il 2012 e 2 miliardi dal 2013.

 

Tutto ciò si abbatte come una mannaia sulla situazione del personale del Comune di Giulianova:

  1. 1.la grave carenza di personale che consegna alle scriventi una dotazione organica con solo 145 tempi indeterminati
  2. 2.55 lavoratori interinali per i quali l’amministrazione dovrà trovare altre soluzioni occupazionali stabili
  3. 3.almeno 7 cessazioni entro il 2016.

 

Si teme, a ragion veduta, che rimarranno sguarniti interi servizi e che si arriverà al tracollo.

 

Riteniamo, pertanto, ancora più impellente e di prioritaria importanza reinserire i lavoratori precari.

 

Potrebbero, a parere delle scrivente, rappresentare l’unica occasione per l’Ente per continuare a garantire i servizi e per difendersi dagli effetti devastanti della manovra finanziaria attualmente in discussione in Parlamento.

 

Con un costo esiguo e, che a dire il vero non è mai stato messo in discussione, l’Ente potrebbe giovarsi di personale che potrebbe essere anche oggetto di percorsi di riqualificazione e inseriti in settori attualmente carenti di personale e destinati a non poter essere “aiutati” da nuovo personale.

 

Per la tante ragioni sopra espresse e al fine di agevolare l’incontro, le scriventi propongono il pomeriggio di venerdì 13 luglio c.a. nell’orario che le SS.LL. riterranno più opportuno.

 

 

p. le Segreterie

Monia Pecorale