GIULIANOVA – Dalle rapine e dallo spaccio di cocaina ricavano ingenti somme di denaro che reinvestivano, poi, prestando soldi a vari imprenditori della costa teramana ed imponendo tassi usurai pari al 600%. La procura di Teramo insieme alla Compagnia dei carabinieri di Giulianova, grazie anche alla coraggiosa collaborazione delle vittime di usura, è riuscita a stroncare un sistema illecito, mettendo in carcere sette persone: 4 albanesi, 1 napoletano e 2 rom (questi ultimi di Giulianova), tutti resisi responsabili a vario titolo di usura, estorsione, rapine, detenzione illecita di armi e traffico di sostanze stupefacenti (in particolare cocaina). La procura, nella persona del pm Luca Sciarretta e del procuratore capo Antonio Guerriero, ha ottenuto le sette ordinanze di custodia cautelare in carcere dal gip Giovanni de Rensis. Contestualmente è scattato il sequestro preventivo di due appartamenti del valore di mezzo milione di euro.Nel corso delle indagini, grazie alle intercettazioni durate quasi un anno, i carabinieri sono riusciti a sventare una rapina alla Caripe di Tortoreto Lido. L’operazione conclusa nelle scorse ore ha preso il via da un’altra operazione “Ponte di legno” risalente al settembre scorso e che aveva permesso di identificare un albanese ed un napoletano, dediti al traffico illecito di cocaina lungo la costa teramana e non.