GIULIANOVA – <Più rispetto per il Santuario SS Maria dello Splendore! Turismo e “Piano asfalti”?Giulianova sta morendo turisticamente e Lei è partecipe del decadimento>. E’ ciò che si legge nel documento redatto dal consigliere comunale Fabrizio Retko del Gruppo Consiliare “Linea Retta”.
<Parcheggi a pagamento e prossima tassa di soggiorno? Non è questo che comprime il turismo a Giulianova; è l’assoluta mancanza di progettualità e, soprattutto, di idee. E se la Giunta dovesse perdere qualche “pezzo di peso”?
L’antiporto come luogo naturale per le manifestazioni estive? Noi lo proponemmo, Lei l’ha fatto (non proprio Lei, bensì energie private).
Noi proponemmo la riapertura della passeggiata sul muro del molo Nord. Lei non l’ha fatto, benchè promesso a larghe mani.
Noi proponemmo l’apertura di tanti piccoli punti di ristoro sul molo Sud, nei pressi dei “caliscendi”. Lei non l’ha fatto, benchè promesso elettoralmente.
Il “Piano asfalti” doveva aver inizio nel maggio 2014 (promessa “televisiva” in campagna elettorale). A tale domanda, ovvia la Sua risposta: è partito. Sì, ma per dove? Sono impraticabili tante vie principali di Giulianova, biglietto di presentazione (tra altre prerogative) di una cittadina rivierasca a vocazione turistica.
Ma una realtà turistica la vuole conservare? E’ il Santuario SS Maria dello Splendore, ove, per 52 sabato e 52 domeniche all’anno accedono migliaia di turisti-fedeli e centinaia di autoveicoli. Non è che tale forma di turismo dia refrigerio immediato alle casse cittadine, ma alcuni esercizi ne traggono giovamento, come pure esso è veicolo per far sapere, quantomeno, della permanenza in vita di Giulianova.
I custodi laici (volontari, non retribuiti) del Santuario, Giovanni in testa, Le hanno più volte –inutilmente- chiesto due piccolissimi interventi, di pochi euro d’impegno:
1)- il posizionamento di un solo cartello di divieto di sosta a destra della discesa dopo il vecchio ospedale (a proposito, non era destinato ad albergo del pellegrino? Altra bufala!) al fine di permettere ai pullman un agevole transito, a volte a tanto impossibilitato a causa della sosta non regolamentata;
2)- il livellamento di una porzione di asfalto nel luogo di transito degli autoveicoli, avvallato, questa volta, non per colpa delle radici dei pini. Sino ad ora due veicoli sono stati danneggiati e sono partite le richieste di risarcimento. Ovvio è che saremo noi a pagare.
Per l’effetto, Le
chiediamo
di conoscere
– quando avrà effettivo e concreto inizio il “Piano asfalti” e quale sarà il tempo necessario per la sua ultimazione;
– quando farà porre il cartello del divieto di sosta e farà svolgere il piccolo intervento sul manto stradale.
E’ gradita risposta scritta (da Lei personalmente e non da parte di qualche incauto difensore d’ufficio).
E’, oltremodo, gradita l’immediata soluzione della minuta problematica relativa al Santuario. Perdurando il Suo silenzio, provvederemo noi direttamente, travalicando l’incuria mostrata dall’amministrazione. Non se ne dispiaccia, poi>.