Il Gruppo Consiliare del Pd Abruzzo vuole chiarezza sul caso Abruzzo
Engineering ed invita Chiodi a fare luce sui rapporti intercorsi tra la
società regionale e lo studio Chiodi-Tancredi. “Il Presidente Chiodi”
dice il capogruppo Camillo D’Alessandro “

deve venire in Consiglio
Regionale a
riferire sulla situazione di Abruzzo Engineering ed in particolare per
chiarire i rapporti tra il suo studio con Carmine Tancredi e la Selex, la
società che tramite Finmeccanica controlla quote per 7,50% di Abruzzo
Engineering.”

“Vogliamo capire se il socio di studio di Chiodi, il dott. Carmine
Tancredi,  abbia avuto o meno consulenze in Selex, se sono ancora in corso
e soprattutto la loro natura. Inoltre chiediamo di conoscere a che titolo
il Presidente Chiodi –come egli stesso ha riferito nell’ultimo Consiglio
regionale di agosto- abbia incaricato il dott. Tancredi di “studiare” i
bilanci di Abruzzo Engineering” aggiunge Claudio Ruffini.

“Incaricando Tancredi nello studiare i bilanci di Abruzzo Engineering
Chiodi ha creato una sorta di conflitto di interessi” spiega D’Alessandro
“in quanto il dottor Carmine Tancredi è diventato il controllore del
controllato. Situazione paradossale perché Tancredi controlla i bilanci di
Abruzzo Engineering, pur essendo consulente della  Selex-Finmeccanica che
è a sua volta una partecipata di Abruzzo Engineering ”.

“Ci sono troppi lati oscuri in questa vicenda ed il Presidente Chiodi
farebbe bene a riferire ai cittadini abruzzesi come stanno le cose ”
attacca D’Alessandro “chiediamo maggiore trasparenza anche a tutela della
stessa Abruzzo Engineering e dei suoi lavoratori. Nessuno disconosce il
ruolo e le qualità professionali che ci sono in Abruzzo Engineering ma
proprio perché crediamo che l’azienda abbia le gambe per camminare da sola
è necessario essere più trasparenti ed indipendenti dalla politica
nell’ottenere commesse dal mercato. ”

“Ci auguriamo tutti per il bene dell’Abruzzo e degli abruzzesi che il
Presidente Chiodi possa togliere ogni dubbio su questa spinosa vicenda”
dice Ruffini “siamo garantisti e fiduciosi nelle indagini della
magistratura anche se il quadro che emerge è quello di un sistema di cui
l’Abruzzo non ha certamente bisogno. Crediamo che un chiarimento del
Presidente sia doveroso, se non ci fosse questa disponibilità saremo
costretti a chiedere la costituzione di un’apposita commissione
d’inchiesta. ”

I  Consiglieri regionali
Camillo D’Alessandro
     Claudio Ruffini