“Le Province così come sono state ridisegnate dai recenti provvedimenti del Governo non sono più delle istituzioni elettive e di governo del territorio, ma al contrario assomigliano sempre più a delle Aziende a cui affidare la gestione di alcuni servizi pubblici” è da questa considerazione che nasce la proposta dei consiglieri regionali D’Amico, Ruffini e Di Pangrazio di scegliere per l’Abruzzo l’ipotesi della PROVINCIA UNICA.

Senza competenze (alle Province restano solo la viabilità e l’edilizia scolastica), senza rappresentanza elettiva e senza legittimazione popolare, le nuove Province in Abruzzo, come nel resto dell’Italia, sono una scatola vuota a cui i cittadini hanno chiaramente risposto “no”.

“Riteniamo che la nostra posizione” spiegano i consiglieri del Pd “non debba essere motivo di esasperazione dei toni per una materia così modesta. Crediamo che sia invece importante aprire una cabina di regia regionale che dialoghi con il Governo affinché sui territori non venga meno la stessa presenza dello Stato, ovvero che si garantiscano a tutti i territori i servizi pubblici.”

Su questi argomenti vogliamo basare la nostra discussione.

 

“La provincia unica” aggiungono “è per noi un momento di transizione necessario affinché si arrivi alla soppressione di tutte le province. Ed in questa fase la provincia unica è la soluzione che garantisce all’Abruzzo minori costi di gestione e minori divisioni sui territori. Sulle posizioni del PD regionale riteniamo che la discussione sulla riorganizzazione delle Province non possa considerarsi conclusa anche perché sono emerse posizioni diverse espresse soprattutto dai territori e dai sindaci e a tutt’oggi nessuna decisione è stata presa.”

 

Dunque, se la legislazione attuale emanata dalla Stato prevede che  il Capoluogo di Regione resti anche Capoluogo di provincia , tutto induce , e noi siamo orientati a sostenere un percorso in tal senso,  a ritenere che  se il Capoluogo di Regione  e della residuale provincia è la città dell’Aquila , nel parere che il Consiglio regionale esprimerà, si possa già chiedere al Governo nazionale  il riconoscimento  della funzione  economica e sociale che  il territorio nell’area  urbana di Pescara e Chieti rivestono nell’intero assetto regionale, istituendo quindi l’autorità istituzionale di area metropolitana.

 

 

 

I Consiglieri regionali del PD