“L’Ascoli calcio non rischia
nulla, semmai è parte lesa”. E’ quanto dice all’ANSA l’avv.
Enzo Proietti, legale della società bianconera nella quale sono
tesserati tre dei giocatori coinvolti nell’inchiesta sul calcio
scommesse: oltre a Sommese e Micolucci (agli arresti
domiciliari) anche Alex Pederzoli, indagato a piede libero.
“Non conosco ancora bene quanto accaduto, se non dalle
notizie propalate dalla stampa, e quindi è bene commentare con
cautela – aggiunge Proietti -. La verità va acclarata ancora.
Certo è che se le accuse fossero vere, il fatto sarebbe
gravissimo e gli interessati dovranno eventualmente assumersi la
responsabilità, che non riguarda in alcun modo la società che
li ha tesserati”.
I tifosi sono in agitazione e temono sanzioni contro la
squadra bianconera, salvatasi nell’ultimo campionato di B
all’ultima giornata. “Possono stare tranquilli – ribatte l’avv.
Proietti -, non esiste l’omesso controllo di cui sento parlare
perché significherebbe stare nella testa dei giocatori. Come
non ci sono gli estremi per parlare di responsabilità oggettiva
dell’Ascoli calcio; è come se la società fosse, per assurdo,
responsabile se un tesserato ruba qualcosa negli spogliatoi.
Siamo in presenza di reati, eventuali, riferiti solo ed
esclusivamente a chi li avrebbe commessi, tutto peraltro da
verificare. Nel quale caso, ripeto, l’Ascoli è estranea sia in
sede penale, sia in sede federale. Anzi – conclude l’avv.
Proietti – è solo danneggiata e quindi parte lesa”. (ANSA).