GIULIANOVA – Dopo la smentita da parte dei vertici regionali dell’INPS riguardo a quanto apparso ieri, 5 febbraio, su un quotidiano, dove si affermava come la sede INPS di Giulianova, secondo una decisione data per “improcrastinabile”, stesse per chiudere i battenti optando per un’altra località, e facendo seguito anche al dato significativo, riportato oggi in altra testata giornalistica, sul contratto di locazione nel Centro Commerciale “I Portici” ancora in vigore mancando il preavviso di almeno sei mesi per la disdetta, il sindaco intende aggiungere altre precisazioni sulla questione. Una necessità secondo il primo cittadino in quanto la notizia, benché senza fondamento in quanto l’INPS ha espressamente dichiarato nel comunicato stampa che “non prevede la chiusura dell’Agenzia giuliese” né ha assunto alcuna determinazione “in ordine ad un’eventuale ricollocazione della stessa presso altri Comuni”, tuttavia ha creato apprensione nella cittadinanza tanto da sollecitare una forza politica di minoranza a prendere posizione.
Il sindaco ribadisce come sulla questione non siano mai mancati, da parte dell’Amministrazione comunale, né impegno né confronto e dialogo con i massimi vertici dell’Istituto. Lo conferma non solo quanto dichiarato dalla direzione regionale della stessa INPS, sottolineando sempre nel comunicato che il Comune, ed in particolare il sindaco indicato come “estremamente sensibile a questa problematica”, si è “fortemente impegnato in questi anni, in sinergia con l’INPS, per individuare una soluzione”, ma anche il fatto che, sulla specifica questione, da tempo sia stato calendarizzato un nuovo incontro in Municipio con la dirigenza dell’Istituto di previdenza che si terrà il prossimo 8 febbraio.
Come più volte dichiarato dal sindaco, per la nuova sede INPS si prevede di ricorrere ad ambienti dell’ex Palazzo di giustizia di via Cerulli, specificamente quelli al seminterrato dove erano ospitati gli uffici del Giudice di pace. Lo si era d’altronde stabilito nella delibera di indirizzo, la n. 155 del 20 novembre 2015, della Giunta comunale. Decisione peraltro apprezzata, in quello stesso anno, dai direttori regionale e provinciale dell’INPS, rispettivamente Roberto Bafundi e Domenico De Fazio. L’INPS, infatti, aveva espressamente richiesto alcune caratteristiche ritenute fondamentali per l’operatività dei 18 dipendenti in servizio, ritenendole soddisfatte appunto dagli ambienti dell’immobile di via Cerulli.
L’intenzione era quella di cedere all’INPS in comodato gratuito i vani per una durata di 9 anni, mentre dal canto suo l’Istituto di previdenza si sarebbe fatto carico di tutte le spese occorrenti per i lavori di adeguamento. Un’opzione che secondo il sindaco rimane ancora valida ma subordinata alle analisi sulla vulnerabilità sismica della struttura anche nell’eventualità che si decidesse di trasferirvi, occupando gli altri spazi, la Scuola media “Pagliaccetti”. Analisi avviate da tempo su disposizioni del Comune ma per completare le quali occorre attendere lo sgombero dei fascicoli giudiziari ancora presenti. Materiali che dovendo essere consegnati all’Archivio di Stato in base all’articolo 41 del Codice dei beni culturali, debbono quindi essere prelevati previa autorizzazione, sollecitata ma al momento non ancora intervenuta nonostante il parere favorevole espresso dal Ministero della Giustizia, da parte della Direzione generale degli archivi del Ministero per i beni culturali. Un ostacolo burocratico che il sindaco conta di poter risolvere grazie anche alla importante collaborazione e disponibilità garantite dal presidente del Tribunale di Teramo.