L’obiettivo del Sondaggio Deliberativo è quello di sottoporre ad un certo numero n di cittadini (rappresentativi della complessiva popolazione N del comune di Giulianova) una serie di possibili soluzioni di vendita (individuate dall’amministrazione comunale) ai fini del rispetto della copertura del Patto di Stabilità nel bilancio di previsione 2012. Si tratta, in sostanza, di un classico sondaggio avente come oggetto dell’analisi la stima di una proporzione della popolazione che “preferisce” una certa modalità di intervento (molto simile, dal punto di vista metodologico, ai classici sondaggi di opinione, o ai sondaggi sulle intenzioni di voto). Le problematiche da affrontare sono due: la prima attiene al processo di selezione del campione; la seconda al criterio di selezione delle preferenze espresse, che si tradurrà nell’adozione di un algoritmo che consentirà di determinare una graduatoria tra le diverse soluzioni di vendita proposte (di cui parleremo in un secondo momento). Per quanto riguarda il primo aspetto, come è noto, in qualsiasi sondaggio effettuato, ogni procedimento di “stima” comporta un (ineludibile) piccolo margine di errore, insito nel procedimento di stima stesso, che, tuttavia, come vedremo in seguito, è misurabile. La metodologia di selezione del campione adottata e una metodologia standard, che consente, sulla base della variabile oggetto di stima, di selezionare un campione di individui che sia rappresentativo di tutta la popolazione considerata, atteso il margine di errore che si è disposti a tollerare. La soluzione adottata prevede l’estrazione di un campione casuale stratificato con estrazione delle unità campionarie proporzionali alla dimensione della popolazione all’interno di ogni strato. La stratificazione verrà effettuata in base alla zona di residenza e alla classe di età1; avendo verificato, inoltre, la distribuzione per sesso all’interno degli strati, la selezione casuale consentirà un’adeguata rappresentazione della popolazione anche per quanto riguarda il genere (e, quindi, un’appropriata rappresentazione degli individui di sesso maschile e femminile presenti nella popolazione). 1 Vista la presenza di individui molto anziani, e ritenendo che questi mal sopporterebbero tutto il procedimento di informazione, analisi e deliberazione, si è ritenuto opportuno limitare la procedure posta in essere agli abitanti fino a 75 anni di età. Sulla base delle informazioni relative alla residenza e all’età fornite dal comune di Giulianova (si veda la tabella 1), utilizzando un livello di fiducia del 90% e ipotizzando a priori una percentuale del 20% per la modalità maggiormente votata, la numerosità campionaria utile risultante è di circa 140 unità (si veda tabella 2); tale numerosità consente di ottenere delle stime soggette ad un errore – per il totale della popolazione – nell’ordine di circa 5 punti percentuali2 . Vista la bassa presenza di unità nel quartiere Centro Storico, ritenendo necessario rinforzare il campione di individui appartenente a tale strato, si propone (come già risultante dalla tabella 2) di raddoppiare le unità campionarie selezionabili; di questo, ovviamente, si terrà conto nel momento del riporto all’universo. Il campione, così costruito, permetterà di ottenere dagli individui intervistati delle risposte che, riportate all’Universo (ossia, a tutta la popolazione) saranno rappresentative di tutta la popolazione investigata (ossia, gli abitanti residenti il comune di Giulianova). Tabella 1 – Distribuzione della popolazione di Giulianova per quartiere di residenza e classe d’età. Valori assoluti e percentuali Classe di età Quartiere 16-30 31-50 51-75 Totale % ANNUNZIATA 809 1.374 1.610 3.793 21,1 CENTRO STORICO 109 211 194 514 2,9 FRAZIONI 687 1.192 1.218 3.097 17,3 LIDO 1.309 2.547 2.431 6.287 35,0 PAESE 856 1.776 1.621 4.253 23,7 Totale 3.770 7.100 7.074 17.944 100,0 Tabella 2 – Distribuzione delle unità statistiche facenti parte del campione, per quartiere di residenza e classe d’età. Valori assoluti e percentuali Classe di età Quartiere 16-30 31-50 51-75 Totale % ANNUNZIATA 7 11 13 31 21,4 CENTRO STORICO 2 4 2 8 5,5 FRAZIONI 5 9 9 23 15,9 LIDO 10 20 19 49 33,8 PAESE 7 14 13 34 23,4 Totale 31 58 56 145 100,0 2 L’abbassamento del livello di fiducia rispetto a quello usuale (95%) oltre che alle ipotesi effettuate in relazione alla proporzione teoricamente riscontrabile per ogni singola modalità sono la necessaria conseguenza dell’equilibro tra un rigoroso (e talvolta eccessivamente rigido) rispetto della metodologia “scolastica” e la necessità di rispondere in modo efficace (ed efficiente) alle domande che ci siamo posti. Ci si potrebbe, infatti, chiedere: ma perché ragionare su un errore del 5% circa? Non si potrebbe costruire il campione in modo tale da ottenere un errore di massimo 3 punti percentuali? Si, si potrebbe; ma sarebbe necessaria una numerosità campionaria pari a circa 500 unità. Dal momento che l’esperienza di democrazia partecipativa comporta un preponderante lavoro di informazione, studio e analisi dei singoli progetti da valutare, si è ritenuto opportuno “rischiare” qual cosina dal punto di vista della precisione, ma rendere gestibile tutto un processo che, con un numero così elevato di individui, sarebbe, di fatto, molto poco gestibile.