Grido d’allarme del sindaco Francesco Mastromauro relativamente alla soppressione delle Autorità d’Ambito che decorrerà dal 1 gennaio 2011, come ribadito in un recente parere dell’Ufficio legislativo del Ministero dell’Ambiente e dalla sentenza 325/2010 della Corte Costituzionale.

Siamo al cospetto, senza che i cittadini-utenti probabilmente ne abbiano piena consapevolezza, dello smantellamento del sistema di vigilanza e controllo dei servizi idrici, settore essenziale per la collettività. Con la soppressione delle Autorità d’Ambito – avverte il sindaco – si avranno pesanti contraccolpi sui rapporti giuridici in essere, sugli affidamenti legittimi, sugli accordi tra soci e investitori, sui contratti con i fornitori e sui progetti di finanziamento con le banche, con il rischio, tutt’altro che potenziale, di paralizzare investimenti per decine di milioni di euro. Il mio timore è che si avranno effetti pesantemente negativi sull’adeguamento del servizio e forse  sulla stessa continuità di erogazione. Così che a rimetterci, come sempre, saranno i cittadini“.

Per il sindaco, in linea con quanto richiesto dall’ANEA, l’Associazione nazionale Autorità ed Enti d’ambito,  urge una proroga di almeno un anno del termine previsto. “La situazione attuale è estremamente critica”, dice il sindaco. “Si profila, infatti, un vuoto istituzionale che può essere superato solo con una inclusione esplicita delle Autorità d’Ambito nel decreto “mille proroghe”, così facendo slittare la loro soppressione al fine di consentire alla Regione di analizzare il problema più a fondo e pervenire a soluzioni ragionevoli. Spero dunque che Governo e Parlamento – conclude il sindaco –vogliano mostrare sensibilità verso il problema e, appunto, fare in modo che la soppressione, ormai imminente, venga posticipata”.