Trovata una soluzione, condivisa con le Autorità militari marittime, per la questione della recinzione dell’ex Casa del Marinaio sul Lungomare Spalato. “Lo scorso 6 settembre – dichiara il sindaco Francesco Mastromauroinsieme con il presidente del Consiglio comunale Nello Di Giacinto, con l’assessore al Demanio Archimede Forcellese e con il consigliere comunale incaricato delle questioni portuali,

Jurghens Cartone, ho preso parte ad una riunione con le Autorità Militari Marittime di Giulianova e Pescara, presenti anche i funzionari del Provveditorato alle Opere Pubbliche, per definire la questione dell’attenuazione dell’impatto visivo della recinzione dello stabile, sul quale avevo preso posizione il 15 luglio scorso con una specifica missiva inviata al comandante Capezzera. Ebbene”, prosegue il sindaco, “con la riunione del 6 settembre, peraltro successiva ad un altro incontro tenutosi il 5 agosto, si è trovata una soluzione sulla quale si è avuta la convergenza delle Autorità militari marittime”.

La soluzione iniziale consisteva nella riduzione dell’altezza della recinzione, sul lato prospiciente il Lungomare Spalato, dagli attuali 3,77 a 3 metri, “limite, questo  – spiega il sindaco – che non può essere ulteriormente diminuito per i vincoli imposti dalle normative di carattere militare. Quindi una recinzione di 3 metri, che è davvero poca cosa. Ma per la diminuzione di 77 centimetri, le Autorità militari ci avevano chiesto come contropartita la realizzazione di un impianto di video-sorveglianza, che avremmo dovuto realizzare con costi notevoli. Per cui – continua Mastromauro – abbiamo proposto, come misura alternativa, l’arretramento della recinzione della ex Casa del Marinaio sul fronte del Lungomare Spalato, in modo da ottenere l’allineamento dell’attuale confine con quello delle concessioni contigue. E questa soluzione, accolta dalle Autorità Marittime”, conclude il primo cittadino, “comporterà non solo una significativa riduzione dell’impatto visivo ma anche il non secondario beneficio derivante dall’aumento della larghezza del marciapiedi, giustificando così le spese che l’Amministrazione Comunale dovrà sostenere per l’intervento. Avremmo voluto qualcosa di diverso, ma di più e di meglio non era davvero possibile ottenere”.