I calciatori e gli ex giocatori

professionisti arrestati dalla polizia erano parte integrante di

una vera e propria “organizzazione criminale” nella quale

ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo era

quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli

indagati, secondo l’indagine, sarebbero anche riusciti a

condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e

impegni di carattere pecuniario.

   Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli

investigatori, ci sono prove “importanti ed inconfutabili”.

L’indagine, partita sei mesi fa, avrebbe consentito inoltre

di individuare la responsabilità dell’organizzazione in un

grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio

disputatosi al termine dello scorso anno proprio a Cremona.

Quanto avvenuto in occasione di quell’incontro ha permesso ai

poliziotti di allargare l’indagine a diversi soggetti gravitanti

nel mondo del calcio che, grazie ai contatti diretti ed

indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni

incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di

denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in

Italia che all’estero.(ANSA)