Ancora una volta la Mostra del Cinema di Venezia, giunta alla sua 68ma edizione ed in programma dal 31 agosto al 10 settembre 2011, apre le porte ad un fotografo e giornalista di Giulianova, Marco Calvarese, invitato a partecipare all’evento del cinema che puntualmente chiude le estati italiane, con alcuni suoi lavori ispirati al famosissimo film di fantascienza Blade Runner di Ridley Scott, esposti per tutto il periodo nel padiglione della Fondazione Ente dello Spettacolo.

Questa è la seconda volta che Marco Calvarese viene interpellato dai dirigenti dell’Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma per partecipare alla Mostra del Cinema di Venezia, infatti già nella 66ma edizione del 2009 un suo scatto era stato scelto ed esposto nello stesso ambito, ma quest’anno saranno più di una le opere che i visitatori della mostra nella laguna veneta potranno ammirare, tutte ispirate allo stesso celebre film del 1982.

“È sempre motivo di orgoglio poter prendere parte a vetrine internazionali così importanti ed è indubbio il piacere personale. Il mio sogno però resta sempre lo stesso per il quale anni indietro ho deciso di tornare in Abruzzo a Giulianova, lasciando piazze importanti come Roma e Milano e non decidendo neppure di accettare proposte dall’estero, cioè investire qui il mio tempo e la mia professionalità sperando che proprio la mia città, un giorno, decida di puntare forte su cultura e arte”, dichiara il fotografo e giornalista Marco Calvarese pronto a partire per Venezia dove, oltre alle foto esposte, potrà avere l’opportunità di presentare altri suoi lavori pronti e progetti in cantiere che potrebbero avere proprio Giulianova e l’Abruzzo come palcoscenico, “raccontare qualcosa agli altri è stata sempre una mia esigenza fin da piccolo e, che sia scrivendo con la luce o con le parole, l’ho sentita come una vocazione per la quale ho sacrificato e sacrificherò ancora molto, con la speranza che non arrivi mai un giorno nel quale mi sentirò arrivato, perché quel giorno significherà che non avrò più nulla da dire”.