Dal 1996 l’Azienda Sanitaria di Teramo ha istituito i corsi di formazione per operatori tecnici addetti all’assistenza (OTA) ed in seguito corsi di operatore socio sanitario (OSS). Per ogni anno di corso si sono formati in media 60 operatori di questi solo 1/5 sono interni all’Azienda tutti gli altri sono operatori che hanno cercato altrove una collocazione visto che la ASL di Teramo da quando queste figure sono state istituite ne ha assunte soltanto 15.

 

La figura dell’ OSS è stata istituita con lo scopo di fornire assistenza di base di alta qualità con notevole risparmio consentendo agli infermieri di prestare soprattutto assistenza sanitaria di alto livello.

Nelle aziende sanitarie di eccellenza la figura dell’OSS affianca l’IP in ogni turno di lavoro svolgendo tutte le attività di assistenza di base mentre all’IP è riservata soprattutto l’assistenza sanitaria complessa.

Cosa accade invece nella nostra ASL ? un esempio, nel P.O. di Sant’Omero che accoglie 8 U.O. sono 18 gli operatori socio sanitari che coprono i turni di lavoro nei reparti di degenza e cinque ausiliari di una cooperativa che inizialmente svolgevano le attività di trasporto dei pazienti e dei materiali e che a causa della carenza di personale attualmente svolgono le stesse mansioni degli OSS.

Di contro gli OSS già insufficienti (in alcuni turni coprono contemporaneamente due reparti), devono sopperire alla mancanza di ausiliari occupandosi dei trasporti dei pazienti in radiologia e negli  altri servizi diagnostici, del materiale di laboratorio, di farmacia, di magazzino,delle richieste da inviare nei reparti e nei servizi,  dei referti da ritirare, e non riescono a svolgere le attività di assistenza al paziente con continuità dedicandovi il tempo necessario, quindi

l’infermiere deve sopperire alla carenza di questi di giorno e sostituirli totalmente la notte quando l’OSS non è presente nemmeno in reparti come la medicina/geriatria dove la percentuale di pazienti parzialmente o totalmente non autosufficienti è circa il 50%.

E la situazione è ancora più grave in molti reparti dei P.O. di Giulianova   Atri e Teramo.

Le conseguenze di questa situazione sono queste: la ASL paga gli OSS per svolgere prevalentemente il lavoro di ausiliario; l’infermiere per svolgere anche il lavoro degli OSS.

Il risultato è che aumenta il costo e peggiora l’assistenza perché tra le diverse esigenze del paziente l’infermiere deve dare la priorità all’assistenza sanitaria.

Egr. Direttore Generale vorremmo sapere, l’Azienda Sanitaria di Teramo lo scorso anno ha bandito una procedura di mobilità  per OSS , perchè non è stata ancora perfezionata? E vorremmo sapere quando e quanti sono gli OSS che verranno assunti visto che l’organico è carente di almeno 80 unità?

 

Noi proponiamo che sia fatta una pianificazione degli interventi che tenga conto delle esigenze e delle peculiarità delle diverse unità operative, per riorganizzare l’assistenza sociosanitaria con efficienza efficacia e risparmio, prendendo come riferimento quelle realtà che hanno già raggiunto questo obiettivo e siamo disponibili a dare il nostro contributo.

                                                                                                              Il segretario prov.le

                                                                                                              ( Amedeo Marcattili )