I carabinieri di Giulianova stanno indagando su un grave episodio che , se confermato, creerebbe seri problemi al protagonista della vicenda

. Una ragazza di tredici anni, che frequenta la scuola media, ha raccontato in lacrime alle amiche di essere stata molestata, a parole, dall’autista dello scuolabus che la riportava a casa. La ragazza, poiché si vergognava, aveva affidato il racconto di quanto le era accaduto al suo cellulare, raccontando l’episodio e riportando fedelmente le frasi che l’autista le avrebbe rivolto quando era rimasta solo con lui , essendo l’ultima da dover far scendere mentre tornava a casa con lo scuolabus del Comune. Sono state tre compagne di classe con le quali era andata a fare i compiti nel pomeriggio in ci si era verificato l’episodio, ad avvertire la madre della ragazza, la quale aveva poi potuto leggere anche sul telefonino il contenuto del colloquio che si era svolto tra  la figlia e l’autista. Chiari i riferimenti all’organo genitale femminile e al sesso in generale, ma per fortuna, tutto si è limitato alle parole, per quanto sicuramente gravi e nocive, per cui la posizione del conducente del mezzo pubblico comunale.  Una volta che la studentessa ha raccontato tutto alla madre, confermando quanto raccontato dalle amiche, si è recata dapprima a scuola per un colloquio con i docenti e sembra che siano state sentite a tale proposito altre ragazzine e la direzione della scuola informava immediatamente il dirigente comunale che si occupa del settore. Il dirigente ha a sua volta convocato immediatamente l’autista mettendolo di fronte alle proprie responsabilità. Alla fine del colloquio, d’accordo con il dirigente e in attesa che si faccia chiarezza sull’episodio, l’autista si è messo in ferie. E nella mattinata di ieri la mamma della ragazza si è portata in caserma per denunciare quanto accaduto formalizzando una denuncia-querela contro l’autista del mezzo. I carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini e nei prossimi giorni invieranno un primo rapporto all’autorità giudiziaria per una vicenda sicuramente scabrosa e delicata anche perché vede come involontaria protagonista una studentessa minorenne. Vedremo se saranno acquisite le testimonianze delle compagne di classe e che con lei usufruivano del trasporto sullo scuolabus.

 

(tratto da Il Messaggero)