Non mi è stato ancora notificato nulla, e quindi apprendo dell’avviso di garanzia dagli organi di informazione. Si tratta comunque di un atto dovuto e la Magistratura, ne sono assolutamente convinto, farà piena luce sulla questione. In ogni caso sono assolutamente sereno perché il sottoscritto, come i colleghi sindaci del CIRSU che come me sono stati inseriti tra i destinatari degli avvisi di garanzia, ha agito solo ed esclusivamente per tutelare la salute pubblica. E poiché ritengo di aver operato correttamente, sono fin da ora a disposizione dell’autorità giudiziaria per qualsiasi informazione o chiarimento utile all’indagine in corso”.

Queste le prime dichiarazioni del sindaco Francesco Mastromauro dopo aver appreso dagli organi di informazione degli avvisi di garanzia inviati, oltre che allo stesso sindaco di Giulianova, a Valter Catarra, nelle vesti di sindaco di Notaresco, a Mario De Sanctis, sindaco di Morro D’Oro, a Orazio di Marcello, sindaco di Mosciano S.Angelo, all’ex sindaco di Roseto degli Abruzzi Franco Di Bonaventura e a Domenico Di Sabatino, già primo cittadino di Bellante nonché ad altri dieci amministratori di società del Chietino e del Pescarese.

L’ipotesi del Pubblico Ministero – dice Mastromauro – è quella secondo cui sarebbero stati ceduti rifiuti solidi urbani alla Deco Spa la quale, a sua volta, li avrebbe trasportati e smaltiti in discarica saltando la filiera del recupero e trattamento per la quale la stessa aveva ottenuto autorizzazione.

Tutto pare avere  origine dai disservizi nella raccolta dei rifiuti del marzo 2011, che prospettavano il rischio concreto di una vera emergenza ambientale. Da ciò la missiva 11 marzo inviata a tutti sindaci da parte del presidente del CIRSU nella quale venivamo invitati, al fine di non interrompere il servizio di igiene urbana, a contattare direttamente gli impianti di smaltimento dove conferire i rifiuti. In seguito venne quindi firmata da tutti i sindaci CIRSU un’ordinanza per conferire i rifiuti nella discarica di Casoni e per il successivo avvio alle attività di trattamento, recupero e/o smaltimento in modo da superare l’emergenza in corso. E’ appena il caso di rammentare – prosegue il sindaco – che Giulianova a quella data aveva già il sistema di raccolta porta a porta esteso a tutto il territorio comunale, quindi con garanzia della differenziazione alla fonte dei rifiuti, il che è rilevante tenuto conto di quanto ipotizzato dal Pubblico Ministero.

Chiaro è che in ogni caso rimaneva, e  rimane tuttora impossibile sapere, da parte dei sindaci, quale trattamento viene effettuato sui rifiuti una volta prelevati dai rispettivi territori. Comunque – conclude Mastromauro – si avrà modo da parte nostra di evidenziare le procedure seguite e dare delucidazioni in merito. Attendiamo ora, e ribadisco con grande serenità, le determinazioni della Magistratura, nel cui operato ripongo piena fiducia”.