Gentilissimo signor sindaco, ieri sono accadute due cose gravi per il futuro del calcio giuliiese. Il presidente Dario D’Agostino, sempre più chiuso nel suo castello fatto di solitudine e di errati consiglieri, ha deciso di confermare lo staff tecnico sebbene i dieci miseri punti racimolati in un intero girone d’andata stiano a dimostrare che finora il campionato èstato  un fallimento senza precedenti e che mai più avrà un altro precedente come quello di disputare il girone tecnicamente più scarso del calcio mondiale

.Retrocedere in questo girone è un’impresa è più difficile che andare su Marte, Saturno e Giove a piedi. Eppure, a proposdito di piedi,  siamo con un piede nella fossa ma D’Agostino , che si sente odiato e disprezzato, si chiude sempre di più nelle mura di Gerico e a questo punto non sappiamo più se sia angosciato a meno di come vada a finire perchè travolto da eventi che sono diventati più grandi di lui e che non devono mai travalicare i confini della civile protesta e degli affetti famigliari: Questo mai, sarebbe imperdonabile. Un vero peccato, prechè, per noi che l’abbiamo frequentato in questi due anni, (sì, andando anche in trasferrta con llui, ma cercando sempre di farlo “ragionare”) non pensavamo,  che si potesse arrivare a questo. L’altra notizia, signor sindaco, è il rinvio dell’attesissimo incontro con un imprenditore e di altri con lui per la possibilità di creare un’alternativa ad una situazione che sembra quasi compromessa. Speriamo che si tratti veramente di un semplice impedimento e di un normale rinvio, come spesso si dice, per motivi di lavoro. E’ vero, in questo Natale di crisi generale e mondiale, con le tredicesime che vengono utilizzate per pagare le bollette e far fronte ai mutui delle voraci fauci delle banche,e poco pe rgli acquisti e per le trediciesime che, in tantissimi casi, nemmeno ci sono  ,per i pensionati a 500 euro al mese, parlare di problemi di calcio può sembrare un’assurdità. Ma noi il calcio a Giulianova lo abbiamo nel sangue e lei lo sa benissimo avendo vissuto una meravigliosa quanto tragica esperienza famigliare. Noi, come tutti quelli che sono stati a Matino, Pisticci, Noci ed anche senza mai  vergognarsene sui campetti in terra battuta del nostro Abruzzo o su un terreno di periferia di Napoli, ma che abbiamo vissuto momenti glloriosi battendo quasi tutti al Fadini oppure solcando  stadi impensabili come quelli di Marassi o del San Paolo, noi siamo sempre quelli, destinati a soffrire ma pronti ancora a combattere per non soccombere, per non scomparire. Nemmeno lei, signor sindaco, sotto la cui legislatura si stanno risolvendo problemi atavici della nostra città, crediamo voglia passare alla storia come il sindaco sotto il quale è finito il calcio a Giulianova. Non vogliamo morire in mano a chi che non ha nulla a che fare con la nostra storia, che non ne sa nulla e che non  ha colto o vissuto nemmeno una delle splendide e meravigliose sensazioni che questo calcio da sempre ci ha regalato. La preghiamo, allora,  di trovare una soluzione dignitosa per   uscire da questo pantano infernale nel quale siamo capitati e dal quale si sta facendo di tutto per non uscire. Si impegni, signor sindaco, come ha fatto e sta facendo in tante altre cose, non trascuri questo settore della vita cittadina. Questa emittente, da oggi, come ha già fatto già in passato, in occasione di un’altra crisi calcistica, sicuramente meno grave di questa, quando, nei notiziari,  passerà alle notizie del calcio giuliese, farà ascoltare la marcia funebre di Chopin e questo fino a quando la crisi non sarà risolta. Il suo illustre predecessore Franco Gerardini  che, ogni mattina, come lei, ascoltava i nostri notiziari, dopo una settimana di marcia funebre, riuscì a trovare la soluzione al problema e regalò a Giulianova un’altra società che ha permesso la continuazione del calcio in questa nostra piccola città. Noi da lei ci aspettiamo altrettanto, abbiamo il diritto e il dovere di attenderci questo. Buon Natale ma soprattutto buon lavoro, un augurio di cui in questo momento avrà sicuramente più bisogno

Francesco Marcozzi

Giulianova, 21/12/2010