Si dice sempre scherza coi fanti e lascia stare i Santi. Ma a leggere le orgogliose dichiarazioni dell’Assessore regionale Paolo Gatti sulla rigorosa razionalità del piano regionale di dimensionamento scolastico, e soprattutto sul ruolo salvifico da egli  avuto nei confronti degli istituti della parte interna della nostra provincia, viene facile accostarlo al celeste patrono delle scuole: San Tommaso d’Aquino.

Peccato però che questa eroica virtù non sia stata esercitata, caso probabilmente unico in provincia, a favore di Giulianova. Una città martirizzata, dove i prodigi della illuminata razionalità del nuovo piano scolastico hanno prodotto, contro ogni logica, l’accorpamento del “Cerulli” con il “Crocetti”, quest’ultimo oltretutto privato  dell’indirizzo turistico e, ancora, la negata concessione dell’indirizzo linguistico al Liceo scientifico “Curie”.

E così le istanze, attraverso i pronunciamenti del nostro consiglio comunale e di quello provinciale, venute proprio da quel territorio evocato trionfalmente, in una sorta di santificazione, dall’assessore Gatti, sono state gettate nella spazzatura in qualche minuto, stritolate nelle burocratiche stanze dell’Ufficio scolastico regionale e in quella più soft del salvifico assessore Gatti. Il quale, seguendo un ben noto  copione, quando ci sono vittorie è ben lesto ad attribuirsene i meriti, mentre di fronte alle sconfitte si dichiara un estraneo capitato per caso. Almeno S. Tommaso era santo sempre e per tutti, e non a corrente alternata e per alcuni…. 

 

 

                           Il Capogruppo della Lista civica “Per Francesco Mastromauro”

                                                         Avv. Jurghens Cartone