GIULIANOVA – Si era recato nella tomba di famiglia a rendere un saluto al padre. F.R.di 56 anni, sabato mattina, si era recato al cimitero vecchio per andare a pregare all’interno della cappella di famiglia. Ad un certo punto, mentre era intento a pregare, gli si è spalancato il pavimento e lui è finito dentro al buco che si era creato sprofondando per poco più di due metri. Certamente un’esperienza agghiacciante, ritrovarsi in quella scomodissima posizione senza sapere che cosa ci fosse sotto dove era sprofondato. Per fortuna si è accorto che sotto al pavimento della cappella c’era il vuoto e che, quindi, era bastato il semplice suo peso a far cedere il pavimento. Nell’occasione ha riportato anche delle ferite e delle escoriazioni ma non era certo il dolore a metterlo in ansia ed in apprensione, ma quella posizione in cui era finito ed ha cominciato a gridare aiuto sperando che qualcuno, in visita al camposanto in qualche tomba vicina, lo potesse sentire, tenuto anche conto che da tanto tempo ormai il custode al cimitero non esiste più. Niente da fare, più chiamava e gridava, più aveva come risposta il silenzio. Allora ha capito che a quel punto doveva cavarsela da solo. Essendo stato anche un atleta in passato, ha fatto forza con le gambe e con le mani per risalire, e a mano a mano ce l’ha fatta. Ritornato, come dire, alla luce, ha lasciato il cimitero ed è tornato a casa per medicarsi le escoriazioni, avvertendo famigliari ed altri amici che avrebbero potuto farlo, di non recarsi al cimitero in quanto ormai quella tomba non poteva essere visitata per il grosso buco che si era formato sul pavimento. Ora ci penseranno i muratori a mettere a posto ogni cosa ma bisognerà capire come mai quel pavimento abbia ceduto temuto anche conto che la cappella non è stata certo realizzata di recente e per tantissimi anni tutti hanno potuto rendere omaggio ai defunti che ospita senza problemi. Quando F.R. ha raccontato la macabra avventura di cui è rimasto involontario protagonista, molti hanno stentato a crederci tanto sembrava surreale il racconto. Ma c’è un problema e magari quanti hanno la cappella di famiglia ubicata nel cimitero vecchio, quello nel quale si accede da via Gramsci, facciano dei controlli proprio alla luce fatta da F.R. secondo la quale sotto il pavimento ci sarebbe il vuoto e non la terra. Se non addirittura reperti di epoca romani lasciati al loro posto durante la costruzione del vecchio cimitero in quanto, non a caso, a con fine con la struttura cimiteriale, ancorchè poco curato, esiste il parco archeologico.si era recato nella tomba di famiglia a rendere un saluto al padre. F.R.di 56 anni, sabato mattina, si era recato al cimitero vecchio per andare a pregare all’interno della cappella di famiglia. Ad un certo punto, mentre era intento a pregare, gli si è spalancato il pavimento e lui è finito dentro al buco che si era creato sprofondando per poco più di due metri. Certamente un’esperienza agghiacciante, ritrovarsi in quella scomodissima posizione senza sapere che cosa ci fosse sotto dove era sprofondato. Per fortuna si è accorto che sotto al pavimento della cappella c’era il vuoto e che, quindi, era bastato il semplice suo peso a far cedere il pavimento. Nell’occasione ha riportato anche delle ferite e delle escoriazioni ma non era certo il dolore a metterlo in ansia ed in apprensione, ma quella posizione in cui era finito ed ha cominciato a gridare aiuto sperando che qualcuno, in visita al camposanto in qualche tomba vicina, lo potesse sentire, tenuto anche conto che da tanto tempo ormai il custode al cimitero non esiste più. Niente da fare, più chiamava e gridava, più aveva come risposta il silenzio. Allora ha capito che a quel punto doveva cavarsela da solo. Essendo stato anche un atleta in passato, ha fatto forza con le gambe e con le mani per risalire, e a mano a mano ce l’ha fatta. Ritornato, come dire, alla luce, ha lasciato il cimitero ed è tornato a casa per medicarsi le escoriazioni, avvertendo famigliari ed altri amici che avrebbero potuto farlo, di non recarsi al cimitero in quanto ormai quella tomba non poteva essere visitata per il grosso buco che si era formato sul pavimento. Ora ci penseranno i muratori a mettere a posto ogni cosa ma bisognerà capire come mai quel pavimento abbia ceduto temuto anche conto che la cappella non è stata certo realizzata di recente e per tantissimi anni tutti hanno potuto rendere omaggio ai defunti che ospita senza problemi. Quando F.R. ha raccontato la macabra avventura di cui è rimasto involontario protagonista, molti hanno stentato a crederci tanto sembrava surreale il racconto.