Circa 4mila persone, secondo le

stime della questura, oltre 6mila secondo fonti della Cgil,

partecipano da questa mattina a Teramo alla manifestazione

regionale di protesta che accompagna lo sciopero generale.

   I manifestanti, provenienti da tutte le province della

regione, hanno raggiunto il punto di raccolta di Piazzale

Madonna delle Grazie per poi dirigersi in corteo lungo i due

corsi principali e Piazza Garibaldi, con percorso inverso fino

alla centralissima piazza Martiri dove sono tuttora in corso gli

interventi dei leader sindacali.

 

   La presenza in città della manifestazione ha influito sul

traffico e sulla viabilità, facendo registrare fin dalle prime

ore del mattino ingorghi e incolonnamenti, soprattutto per la

presenza di 35 pullman con cui la gran parte dei manifestanti ha

raggiunto il capoluogo teramano. Il corteo, animato da slogan,

fischietti e striscioni di rappresentanza e molti di protesta,

si è svolto con regolarità e senza incidenti.

   Una folta delegazione di rappresentanti del comitato aquilano

“3.32” ha deviato dal percorso ufficiale del corteo per

raggiungere la vicina abitazione privata del Governatore

dell’Abruzzo, Gianni Chiodi: sono stati esposti striscioni con

la scritta “Governatore dimettiti” e urlati slogan contro di

lui, allontandosi dopo un po’ sotto il controllo delle forze

dell’ordine.

   Ai comizi in piazza Martiri della Libertà hanno partecipato

anche il consigliere regionale del Pd, Claudio Ruffini, quello

dell’Idv, Carlo Costantini, e altri rappresentanti dei partiti

del centrosinistra, quali Rifondazione e SEL. In questo momento

sono in corso gli interventi del segretario nazionale della

Cgil-Flc (Comunicazioni), Emilio Miceli e del segretario

regionale Cgil Abruzzo, Gianni Di Cesare. (ANSA).