In questi giorni è accaduto un fatto importante su cui, stranamente, lo staff del sindaco ha taciuto: l’asta per la vendita dei terreni comunali, i cui proventi  erano necessari per il pareggio di bilancio – per buona parte erano destinati al pagamento dei debiti sui rifiuti – è andata deserta.
Per il momento gli spazi pubblici ottenuti gratuitamente in fase di attuazione del PRG vigente sono salvi.  Per la città è una buona notizia perché le tre aree pubbliche da alienare, su indicazione del controverso sondaggio deliberativo, sono decisive per la qualità della vita cittadina. Le attuali destinazioni urbanistiche prevedono, infatti, impianti sportivi e ricreativi di uso pubblico, verde urbano, edilizia scolastica e parcheggi. La loro vendita penalizzerebbe fortemente gli ambiti urbani ove sono ubicati: al posto degli spazi pubblici si aggiungerebbe, infatti, ulteriore edificazione a quella già realizzata, a scapito dei cittadini che vi abitano i quali, non a caso, stanno protestando.
Il Bilancio comunale, però,  per l’assestamento di fine novembre deve essere in pareggio e poi per la chiusura dei conti a fine anno, oltreché in pareggio deve anche rispettare il patto di stabilità altrimenti il Comune va incontro a pesanti sanzioni e si pone sulla china del dissesto finanziario.
Per il Comune si  annuncia una situazione finanziaria veramente problematica.
Quindi cosa accadrà ora?
L’amministrazione svenderà i terreni  che per il momento non hanno avuto acquirenti?
Oppure utilizzerà i proventi della vendita del Pioppeto? Ricordiamo, però, che quelle risorse servono per pagare gli espropri. E se arriva la sentenza per il pagamento del parco Franchi, che fa la Giunta Mastromauro? Non avendo conservato i soldi per farvi fronte, farà costruire all’interno del parco?
Noi crediamo che sarebbe stato più logico gestire in maniera più responsabile la spesa comunale degli ultimi anni e con più attenzione le spettanze dell’ente
L’enorme sperpero che da anni si ha nella gestione dei rifiuti – nonostante la raccolta differenziata che dovrebbe invece comportare una riduzione progressiva della spesa – ne è la prova più clamorosa.
E poi sul fronte delle entrate, con rigore ed equità, perché non è stata contrastata l’evasione fiscale, a partire dal fenomeno delle seconde case presentate come prime case? Per gli anni 2012, 2013 e 2014 la legge consentirebbe al Comune di introitare il 100% dell’evasione recuperata. Sarebbe bastata l’individuazione di 500-600 alloggi con tali caratteristiche per pareggiare il bilancio.
Si potrebbero citare altri suggerimenti da noi dati, sia sul fronte delle entrate che su quello delle uscite. L’averli sistematicamente ignorati, purtroppo per la città, non ha aiutato chi ci governa.
 
Giulianova 19.11.2012                            
 
Il Cittadino Governante   
associazione di cultura politica