Una petizione da far approvare dall’intero consiglio comunale e da condividere successivamente con le altre istituzioni abruzzesi. Questo aveva chiesto ed ottenuto il Cittadino governante in occasione dell’ultima seduta consigliare. Il problema era stato già sollevato in occasione del consiglio comunale del 20 ottobre quando il Cittadino governante aveva lanciato l’allarme sulla deriva petrolifera che potrebbe segnare il futuro dell’Abruzzo a causa delle scelte contenute nel capitolo dedicato alla strategia energetica nazionale del cosiddetto Decreto Legge Sblocca-Italia. <L’Abruzzo- si leggeva- potrebbe correre il rischio di trasformarsi in un distretto idrocarburi che con l’impatto ambientale delle attività previste rappresenterebbe, inevitabilmente, la fine di un’idea di regione vocata al turismo, all’agricoltura ed aperta ad attività economiche sostenibili, strategiche e vitali. Il nostro gruppo auspicò che il consiglio comunale si pronunciasse contro tale prospettiva e, per conferire la maggiore forza democratica possibile alla presa di posizione, chiese che tutti i gruppi consiliari di maggioranza e minoranza definissero insieme un ordine del giorno unitario da sottoporre e far sostenere agli altri Comuni, alla Provincia ed alla Regione prima della conversione in legge del decreto. La proposta fu accolta all’unanimità ma finora non ha avuto seguito. Nel frattempo, purtroppo, il decreto è diventato legge. A maggior ragione la Regione e gli Enti locali interessati facciano sentire la loro voce per la modifica della legge.