Apprendo dalla stampa il varo della nuova Giunta Mastromauro, alla quale formulo i miei sentiti auspici di buon governo cittadino.

Debbo tuttavia rilevare come la gestazione dell’operazione, abbia poco a che fare con i contenuti dell’accordo PD – UDC denominato “Giulianova 2020”.

In realtà è talmente evidente la debolezza politica dell’accordo, da aver indotto gli attori del medesimo a dover riesumare “un campanilismo pseudo sportivo” Teramo Giulianova.

E’ ridicolo etichettare il mio dovere, in qualità di Coordinatore Provinciale dell’UDC, di partecipare alla decisione di un ingresso in giunta come un’invadenza nei fatti giuliesi da parte di Teramo. Che Teramo sia capoluogo e che Giulianova sia costa o viceversa e che il Coordinamento del partito a livello provinciale abbia sede istituzionale a Montorio, Giulianova, Cortino o a Pietracamela non conta. Conta la necessità di rispettare le regole di condivisione e partecipazione per garantire trasparenza alle varie operazioni politiche!

Il tentativo di giustificare questa operazione è dunque maldestro e non riuscito. Qui manca proprio la trasparenza dei comportamenti e si cerca di spacciare per un atto di autonomia del livello locale rispetto al provinciale dell’UDC la consueta copertura dei posti di potere, seppur di basso cabotaggio.

La verità è che il sindaco Mastromauro ha come proprio assessore la figlia del suo antagonista alle elezioni, vinte da Mastromauro con il centrosinistra, contro il padre del suo assessore (che rappresentava il centrodestra), mentre oggi l’operazione è benedetta e sancita da opportunisti che si fingono ora sostenitori del terzo polo, ora sostenitori dell’UDC o di tutto e di tutti, a seconda delle circostanze.

Il compito che compete al sottoscritto, da ultimo, è quello di rivolgermi alla maggioranza silenziosa dei cittadini per bene, che non possono non restare sconcertati da operazioni di questo tenore; a quei cittadini, per senso di responsabilità, appartenenza e rispetto, in un momento peraltro in cui il nostro Partito sta svolgendo e potrà svolgere sempre di più un ruolo di primo piano finalizzato al superamento di una crisi valoriale ed identitaria della politica, intendiamo restituire piena credibilità nelle istituzioni e nei partiti.

L’impegno civile e politico non può in nessun caso ridursi a mera occupazione di poltrone.

                                                                                     Il Coordinatore Provinciale

                                                                                              Alfonso Di Sabatino Martina