GIULIANOVA – Stavolta il terremoto non c’entra. Assalto notturno a due scuole di Giulianova ma si tratta di ladri e vandali che hanno comunque combinato anche loro dei guai.

La prima brutta sorpresa l’ha trovata ieri mattina il personale della scuola elementare De Amicis quando si sono accorti che ignoti erano penetrati nell’edificio scolastico ed avevano rubato due computer. I ladri sono penetrati dalla porta posteriore della scuola ed hanno raggiunto l’aula multimediale dove sono sistemati anche i computer e ne hanno portato via due, tra i più moderni e, comunque, del valore ancora da verificare. Ma i danni più seri all’Istituto tecnico industriale Cerulli non li hanno determinati i ladri ma i vandali. Anche in questo caso si è agito di notte con scoperta dell’accaduto ieri mattina alla riapertura della scuola, ubicata in via Gramsci. Ignoti, dopo aver sfondato una parte di una delle porte esterne laterali all’istituto, sono potuti entrare senza problemi,m hanno “staccato” gli estintori sistemati al muro ed hanno sparso tutto il contenuto nell’ingresso principale del Cerulli, dove tutti, studenti, professori ed impiegati, per entrare, devono transitare necessariamente. Una spessa coltre di polvere bianca era sistemata sul pavimento come una recente nevicata. Per la cronaca va ricordato che gli estintori sono mezzi di pronto intervento per la tempestiva estinzione dei principi di incendio. Sono costituiti da un robusto recipiente metallico contenente la sostanza estinguente che viene lanciata contro il fuoco, attraverso un dispositivi d’erogazione, dalla spinta esercitata da un gas propellente in pressione. Il tipo più comune di estintori è quello a “polvere”, come quelli in uso all’Iti. . Esso contiene un miscuglio di polveri (bicarbonato di sodio, polvere di marmo e terra di infusori, terra di tripoli o altre), che conserva per cinque anni la capacità di spegnimento. In questo caso non c’era nulla da spegnere per cui la sostanza ha ammorbato l’aria anche perchè in pratica è stata sparsa nel corridoio del piano terra con il suo “odore” tipico certamente non gradevole. Non solo, ma, chi entrava, calpestava la polvere e se la portava negli uffici e nella classi. La maggior parte degli studenti non è entrato in classe lamentando l’accaduto, altri invece lo hanno fatto. Forse era meglio prima far ripulire e disinfettare il tutto e poi procedere con le elezioni. Ma non si è praticata questa strada ed ancora una volta, come accaduto per chi non è entrato al Crocetti nel giorno dopo il terremoto, tutti sono stati qualificati assenti. Un analogo episodio si era verificato due anni fa.. Nell’occasione si è scoperto dell’altro e cioè che le porte classificate come uscite di emergenza sono tutte chiuse dall’interno con catene e lucchetti, situazione decisamente pericolosa.