GIULIANOVA – Sospeso cautelativamente fino al primo marzo. Questo è il provvedimento (provvisorio) adottato dal Consiglio d’Istituto dell’Itis-Ipias, riunitosi nel primo pomeriggio di ieri per esaminare la vicenda che ha visto per protagonista il 18enne giuliese J.M, accusato di aver colpito con una coltellata ad una guancia il marocchino E. N., di 17 anni, procurandogli una lesione con perforazione e l’avulsione di un molare, per cui il ragazzo si trova ricoverato nella divisone maxillo-facciale dell’ospedale di Teramo.

Perché un provvedimento provvisorio? Lo ha spiegato il preside Luigi Valentini: <La vicenda è molto complessa. –ha detto- e c’è una indagine in corso da parte dei carabinieri e della Magistratura, per cui il Consiglio ha ritenuto fosse opportuno sentire le cosiddette”controdeduzioni” sull’accaduto da parte del ragazzo peraltro già indagato per lesioni personali aggravate e porto abusivo di coltello di genere proibito. E’ chiaro che non si poteva far finta di niente e tenerlo a scuola anche se lo studente ieri non si è presentato in classe, come era peraltro prevedibile>. Ma il Capo d’Istituto in mattinata aveva fatto qualcosa di più ed aveva convocato nel suo ufficio J.M. e la madre ed aveva voluto sentire da lui la versione sui quanto successo prima di entrare in classe tra il suono della prima e quello della seconda campanella.<Il ragazzo era comprensibilmente ancora molto scosso.-ha detto Valentini- ma ha raccontato tutto con molta calma e del resto la sua versione (una spinta ed uno sgambetto ricevuto dl diciassettenne) è immortalata dalle telecamere ma ha tenuto anche a raccontare che tra i due c’erano stati altri screzi fuori dalla scuola e che il marocchino da tempo lo aveva preso di mira. Certo, questo non giustifica in nessun caso la sua reazione , il grave atto di violenza, ma era giusto che potesse parlare e spiegarsi>. E ieri sera lo stesso si è recato a Teramo in visita di cortesia da Nazhi. <Gli ho parlato -ha detto dopo la visita. Ma solo alcune battute, solo per sapere come stava. Ho visto che un cerotto sulla guancia ferita e mi ha detto che non dovrà operarsi e che questa mattina sarà dimesso dall’ospedale ma nemmeno lui tornerà scuola per il momento, Quando sarò pronto vorrò sentire anche lui come ho fatto con l’altro ragazzo e chiederò prima di ogni altra decisione, di poter prendere visione degli atti tenuto conto delle inchieste in corso e solo dopo tornerà a riunirsi il Consiglio d’Istituto>.