GIULIANOVA – Entrano nel vivo le indagini sulla tragica morte di Mario De Benedictis, il sessantenne di Mosciano prossimo alla pensione, rimasto vittima il quattro dicembre di un in incidente stradale sulla statale adriatica nord di fronte al ristorante Laguna Blu, dove stava recandosi assieme alla famiglia per festeggiare appunto la prossima pensione. Ieri sera, sul luogo dell’incidente si è recato per un sopralluogo il perito nominato dalla Procura di Teramo, assieme al dirigente Pirocchi ed al funzionario Iacovoni dell’ufficio tecnico del Comune giuliese ed un rappresentante della Heracomm. Si è provveduto a ricreare le condizioni in cui si verificò l’investimento anche se le con dizioni meteo sono cambiate rispetto alla data dell’incidente, soprattutto per quanto riguarda l’allungamento delle giornate. In ogni caso, quando si è fatto completamente buio, è stato possibile verificare la potenza dell’impianto di illuminazione della zona ed anche a confine con il vicino incrocio semaforico di via Montello. Erano presentii anche i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Giulianova che intervennero la sera del sinistro per tutte le verifiche del caso. Ma il tribunale ha nominato un perito in grado di poter accertare con maggiore attendibilità (anche dal punto di vista “tecnico”) il grado di responsabilità dei vari “attori” coinvolti nella vicenda. L’esame autoptico effettuato dal dottor Pinuccio Sciarra sul cadavere del De Benedicits evidenziò un emitorace sinistro determinato dalla frattura di alcune costole che hanno lesionato il polmone ed ancora un ematoma a livello cerebrale con frattura della teca cranica ed ancora lesioni vertebrali. L’operazione venne svolta ancora una volta a Teramo in quanto non sono ancora considerate a norma le celle frigorifere dell’obitorio di Giulianova, per cui, diciamola così com’è, al povero De Benedictis fecero compiere, da morto, un viaggio a Teramo. La camera ardente venne successivamente allestita nell’abitazione della famiglia .Ma torniamo alle indagini. Il primo provvedimento della Procura fu quello di indagare per omicidio stradale, l’investitore N.D.D. di 32 anni , di Giulianova, che era alla guida di una Ford Focus tornando dal lavoro e che investì la vittima. Successivamente si provvide a sequestrare i tre pali dell’illuminazione che si trovano in quella zona. Poi la dottoressa Laura Colica è andata oltre e, dopo la richiesta dell’avvocato difensore dell’investitore, Elio Fortuna di Teramo, come atto dovuto per approfondire le indagini, indagò altre due persone, l’amministratore delegato della Heraluce, ed il dirigente della seconda area del Comune di Giulianova. Vennero poste sotto sequestro anche le telecamere che si affacciano in quel tratto di via Galilei all’incrocio con Via Montello per verificare il grado di luminosità dei tre pali posti sotto sequestro. Le varie perizie con il sopralluogo di ieri dovrebbero trovare una soluzione ed avere le risposte che gli avvocati di vittima ed investitore sperano di avere.