GIULIANOVA – La vicenda del bambino di sei anni ferito a scuola da un compagno di classe con un colpo di matita sulla guancia è diventata da ieri materia di indagine da parte dei carabinieri di Giulianova ai quali la mamma ha presentato una denuncia. Si tratta di una querela contro ignoti perché dovranno essere proprio i carabinieri, indagando, a risalire ad altri protagonisti della brutta storia ed all’accertamento di eventuali responsabilità.

La mamma del ragazzino, nella denuncia, ha già annunciato che si costituirà parte civile nei confronti di chiunque emergesse a prooprio carico una qualche responsabilità. Ed intanto il bambino si rifiuta di tornare a scuola, non vuole stare nella stessa classe del bambino che lo ha colpito nemmeno se dovesse essere cambiato di banco. Il problema si fa serio in quanto ci sono solo due prime classi in quel plesso, per cui la mamma ed il nonno del ragazzino ferito chiedono che sia l’altro piccolo a cambiare classe e finire nell’altra sezione. Problema molto serio in quanto, qualora la dirigente scolastica non decidesse per lo spostamento del “feritore” (che non va, naturalmente, neanche lui colpevolizzato considerando l’età e l’impulsività dei bimbi) , mamma e nonno chiederanno di ottenere il nulla osta per il trasferimento nella scuola elementare di Cologna Spiaggia.. Oggi se ne saprà qualcosa di più in quanto la mamma ha chiesto ed ottenuto di poter avere un colloquio con la dirigente tenuto conto che l’incontro con il nonno non ha prodotto alcun risultato. Va ricordato che i famigliari puntano il dito contro la scuola per un solo aspetto, il non averli avvisati quando è accaduto il fatto ed avere atteso la fine delle lezioni per cui è stato il nonno, andando a riprendere il nipote a scuola ad accorgersi, per il piccolo cerotto che portava sulla guancia, che qualcosa fosse accaduto. Per cui, successivamente, ha accompagnato il bambino al Pronto soccorso dell’ospedale dove la ferita è stata medicata dai sanitari di turno che l’hanno giudicata guaribile in dieci giorni applicando sulla stessa un cerotto ben più grande. Tuttavia quello della ferita appare adesso un problema meno grande rispetto al fatto che il ragazzino non vuole tornare a scuola e che manifesterebbe degli atteggiamenti quasi violenti a tal punto che la mamma ha deciso di farlo visitare da un neuropsichiatra infantile di Pescara. Insomma si è generata una situazione molto delicata sulla quale dovranno fare piena luce i carabinieri e, adesso, purtroppo, anche i medici. Naturalmente, in tutto questo. la famiglia è assistita da un legale, l’avvocato pescarese D’Angelo.