Più che un rimpasto un guazzabuglio, un’accozzaglia, un  minestrone dei peggiori istinti della politica da retrobottega.

            Costretto fin da subito a vivacchiare e ormai prigioniero da tempo dei ricatti e dei veti incrociati della sua stessa maggioranza, il sindaco vara il primo governo cittadino Mastromauro-Cameli, caricando sul suo carrozzone, più o meno ufficialmente, rimasugli di centrodestra ed avanzi di liste civiche, tornando di fatto indietro di una decina d’anni: altro che Giulianova 2020!

            Senza altro progetto politico che non sia quello di tirare avanti fino alla fine del mandato, il Sindaco, novello Berlusconi, mette insieme il proprio gruppo di “responsabili”, ripagando con poltrone, sgabelli e strapuntini quanti siano   disposti a garantirgli qualche ulteriore settimana di sopravvivenza.

 

            Il tutto nel più assordante silenzio dei partiti del centrosinistra (o pseudo tali), ormai ridotti al ruolo di semplici comparse, incapaci di cogliere anche i segnali più evidenti di come l’affidarsi al protagonismo  dei singoli sia una scelta politica miope, ottusa, deleteria.

 

            Rimane da capire con quale coraggio questa armata Brancaleone tornerà a presentarsi ai propri elettori, quali equilibrismi dovranno affrontare  gli ex-candidati sindaco già avversari di Mastromauro per motivare il loro voltafaccia, quali improbabili giustificazioni politiche Pd, IdV e Sel inventeranno per motivare questa mostruosità.

 

            Il laboratorio politico che era un tempo Giulianova è decaduto al ruolo di laboratorio del dottor Frankestein, dal quale escono improbabili e impresentabili creature politiche. La differenza è notevole ed i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti.

           

 

                                                                           Federazione della Sinistra Giulianova

 

Giulianova, 14 giugno 2011