In riferimento a quanto diffuso agli organi di informazione da parte del Comitato provinciale 5 Stelle sul progetto dell’idrovolantel’assessore provinciale alle politiche comunitarie replica quanto segue:

“Intanto voglio sottolineare che posso comprendere il punto di vista del Movimento 5 Stelle ma l’ equazione “soldi sprecati mentre non si creano posti di lavoro” non è applicabile al progetto dell’idrovolante e sarei felice di incontrarli per spiegarglielo di persona. Intanto però sono necessarie alcune doverose precisazioni.

La Provincia di Teramo ha vinto un bando del  Programma di Cooperazione transfrontaliero IPA-Adriatico che rappresenta la continuazione del Programma transfrontaliero adriatico 2000-2006: l’obiettivo di questi progetti è proprio quello di realizzareprogetti pilota per mettere in collegamento – culturale, sociale, trasportistico – le due sponde dell’Adriatico.  I bandi IPA non contemplano aiuti diretti alle imprese o a lavoratori / disoccupati – previsti con altre altre misure europee ma, appunto, azioni pilota per stimolare interventi pubblici e privati nefli ambiti previsti.

I voli test  in direzione transfrontaliera (dai porti di Giulianova e Brindisi) a Bar, Valona e Corfù, erano previsti dal progetto Europeo Adri Sea Planes ed erano uno degli obiettivi  del programma comunitario per dimostrare la fattibilità e l’uitilità di un canale di comunicazione alternativo a quello marittino fra l’Italia e i Paesi transfrontalieri provando a uniformare le regole e le normative dei diversi Stati. I 178 mila euro citati nel comunicato 5 Stelle si riferiscono alla spesa per tutti i voli test, non solo per quello che abbiamo fatto noi a Pula.

Non è un caso fra i partner di progetto vi è anche l’Ente nazionale di volo ENAC che deve verificare come semplificare e armonizzare le procedure amministrative che facilitino l’uso degli idrovolanti. Il compito degli enti coinvolti è anche quello di organizzare un Comitato che vivrà anche dopo la fine del progetto per favorire la gestione dei voli da parte di compagnie private e realizzare le strutture per gli idrovolanti, come quello fatto dalla Provincia al porto di Giulianova.

Il sistema online di web-booking – comprensivo di creazione portale e acquisto software, anche questo obiettivo del progetto –  sarà messo a disposizione di eventuali operatori che dovessero intraprendere una linea di collegamento di idrovolanti.

Il ruolo della Provincia di Teramo, insieme ai partner “istituzionali”, come la Regione delle Isole Ionie, la Regione Puglia e il Ministero del Montenegro, è stato quello di garantire il più elevato supporto istituzionale a questa iniziativa, così come l’ENAC, ha fornito il proprio supporto alla verifica del sistema normativo e alla creazione del consenso con le Aviazioni Civili degli altri Paesi partner, al fine di proporre modifiche normative e atti di indirizzo finalizzati ad adeguare il sistema burocratico / normativo alle esigenze di snellezza di tale trasporto.

Non è vero che non rimane nulla sul territorio: la Provincia ha dotato il Porto di Giulianova di un pontile che potrà essere utilizzato non solo dagli idrovolanti ma anche  da imbarcazioni da diporto di lunghezza fino a 14 metri.

Il Comitato che si è costituito continuerà a lavorare per facilitare – attraverso tutta una serie di semplificazioni rispetto agli adempimenti amministrativi – l’arrivo di compagnie private: non ci dimentichiamo che i voli con l’idrovolante posso rappresentare una vera attrattiva turistica anche in riferimento a sorvoli all’interno della regione e non è stato un caso che la scorsa settimana abbiamo volato sul lago di Bomba.

Spiace che ci sia chi non vuole comprendere il senso di questi progetti: progetti che guardano al futuro. Nessun privato avrebbe potuto investire in questa fase preliminare per superare tutte le difficoltà burocratiche che ancora rendono complesso l’uso degli idrovolanti. Un mezzo, non dimentichiamolo, a bassissimo impatto ambientale e molto flessibile”.