Editor's Rating

ROSETO – “Sull’Urbanistica il Partito Democratico continua a prendere cantonate e a gettare fumo negli occhi dei cittadini di Roseto, mischiando le carte e facendo affermazioni facilmente confutabili dai dati oggettivi”. Con queste parole il Sindaco Mario Nugnes, l’Assessore alla Rigenerazione Urbana Gianni Mazzocchetti e il Presidente della Commissione Urbanistica Enio Pavone rispondono alle critiche strumentali avanzate dalla Segreteria locale Dem nel corso di una conferenza stampa che ha visto la presenza dell’ex primo cittadino Sabatino Di Girolamo.

 

“Quando si affermano falsità è dovere di ogni amministratore smentirle con forza. La prima menzogna è quella riguardante il Piano Demaniale che, secondo quanto detto dal Pd di Roseto, è stato lasciato praticamente pronto alla nostra Amministrazione – affermano Nugnes, Mazzocchetti e Pavone – Niente di più falso! Quando siamo arrivati ad amministrare ci siamo accorti che per il Piano Demaniale non erano stati stanziati neanche i fondi per l’incarico e siamo stati noi a procedere in tal senso arrivando, poi, anche alla predisposizione della bozza delle norme tecniche di attuazione. Stupisce che il Consigliere Sabatino Di Girolamo, ben conscio della situazione, sposi queste tesi assurde enunciate dal Segretario Locale del suo partito”.

 

“Per quanto riguarda la revisione del Piano Regolatore Generale l’ex Amministrazione a trazione Pd ha solamente provveduto a dare l’incarico di progettazione, senza neanche provvedere ad avviare l’iter per le manifestazioni d’interesse. Addirittura, l’ex Amministrazione aveva solamente predisposto il Documento Programmatico che noi abbiamo elaborato e portato in Consiglio. Insomma, non era stato fatto praticamente nulla su questo fronte. Noi, invece, grazie al lavoro dell’Assessore Mazzocchetti e del Presidente della Commissione Urbanistica Pavone siamo arrivati ad una fase molto avanzata del percorso e porteremo a termine l’iter del Prg nei tempi previsti dalla nuova legge urbanistica Regionale”, aggiunge il Sindaco Mario Nugnes.

 

“Rispetto al Piano Urbano Complesso “Castelli”, come chiaramente riportato nel nostro programma elettorale, abbiamo sempre detto che lo avremmo trattato come un’area unica. Non come aveva fatto l’ex Amministrazione Di Girolamo-Ginoble, che aveva previsto una destinazione riservata alla sola area a mare con un rendering che prevedeva la realizzazione di cinque palazzine che andavano ad occupare tutta la zona di fronte alla spiaggia. Scelta certificata dalla Delibera di Giunta N. 187 del 2020, votata da tutta la Giunta ad esclusione di Luciana Di Bartolomeo. Noi, invece, siamo andati avanti e abbiamo lavorato cercando di raccogliere il massimo per la collettività rispetto alla proposta che il privato doveva avanzare. Nello specifico abbiamo richiesto di avere più spazio a mare libero per verde e parcheggi; il collegamento ciclopedonale tra mare e statale; il recupero della storica Villa Castelli; la cessione di un’ampia area a nord della scuola “Schiazza” per realizzare un vero e proprio campus scolastico con servizi, un’area sportiva e una sala conferenze – dicono ancora Nugnes, Mazzocchetti e Pavone – Vogliamo sottolineare, poi, che siamo nella fase della conferenza preliminare e che, attualmente, non c’è alcun progetto al vaglio della Commissione Urbanistica o di qualche gruppo Consiliare”.

 

“Per quanto riguarda il Pan del Borsacchio siamo di nuovo costretti a sottolineare che si è arrivati alla chiusura della fase delle osservazioni solo grazie al grande impegno profuso dalla nostra Amministrazione e vogliamo ricordare che la sua adozione è arrivata solo grazie al voto dell’allora opposizione. Non dimentichiamo poi il Puc Brick Conad, tenuto chiuso in un cassetto per anni senza un motivo apparentemente valido e poi avviato e portato a compimento dalla nostra Amministrazione. Oppure l’adeguamento delle tariffe della Bucalossi agli indici Istat che a Roseto sono state ferme nei loro cinque anni. Tra gli atti urbanistici tenuti nel cassetto dalla scorsa Amministrazione c’è anche la cosiddetta “Variante Portici” che è stata bloccata nonostante la firma di tanti tecnici, di tutti i colori politici. Noi, invece, l’abbiamo portata a compimento con l’obiettivo di adeguare le norme tecniche di attuazione ferme ancora agli Anni ’90 – concludono gli Amministratori – Probabilmente si poteva fare di più per l’Urbanistica Rosetana in questi 30 mesi ma con i mezzi che abbiamo a disposizione abbiamo fatto molto. Soprattutto abbiamo lavorato con grande coraggio visto che, ogni volta che ci siamo mossi, abbiamo visto spuntare comitati “spontanei” pronti a lanciare critiche senza fondamento. Ricevere accuse di immobilismo da chi ci ha fatto trovare una situazione del tutto bloccata è inaccettabile, soprattutto da chi è riuscito ad affidare la delega all’Urbanistica solo negli ultimi due anni del mandato, dimostrando (loro sì) poco interesse per questo settore”.