GIULIANOVA – Abbiamo presentato un Ordine del giorno al consiglio comunale di Giulianova per sostenere la battaglia in atto per il ripristino della Riserva Naturalistica Regionale del Borsacchio e per proporre il rientro del Comune di Giulianova all’interno della Riserva.

La riserva protegge uno dei rari tratti di costa e terreni rimasti ancora liberi dall’urbanizzazione incontrollata che ha trasformato in pochi decenni le tranquille coste del mare Adriatico in un ambiente completamente edificato ed antropizzato.

Istituire una Riserva naturale con le qualità ambientali e naturalistiche del Borsacchio, in una Regione che ha il più alto consumo di suolo in Italia, è una scelta lungimirante per diversi motivi:

• sotto il profilo economico perché promuove l’agricoltura e il turismo sostenibili;

• sotto il profilo finanziario perché dà la possibilità di intercettare fondi europei;

• sotto il profilo occupazionale perché può creare posti di lavoro.

Sempre di più nei cittadini e nei turisti sta crescendo la consapevolezza dell’importanza del rispetto della natura e dell’ambiente e si sta affermando la pratica di un turismo interessato a mete ricche di bellezze naturalistiche e paesaggistiche. Essere sempre e solo ancorati al solito modello della rendita fondiaria che genera cementificazione anche in luoghi assolutamente inopportuni significa essere anacronistici.

La fuoruscita di Giulianova dalla Riserva del Borsacchio avvenne nel 2012 per consentire la delocalizzazione degli edifici privati previsti nel Contratto di Quartiere dell’Annunziata nella zona a sud di via dei Pioppi, all’interno del parco. Si poteva evitare. Bastava seguire quanto suggerito dal prof. Enzo Di Salvatore e dalle associazioni ambientaliste e cioè abrogare le rigorosissime misure di salvaguardia della Riserva del Borsacchio per consentire che all’area protetta trovassero applicazione le misure di salvaguardia della legge statale che avrebbero consentito quanto già previsto dal Piano Regolatore di Giulianova senza la necessità di uscire dalla Riserva.

Ora che si è riacceso il dibattito intorno all’importanza della Riserva con una ampia mobilitazione a sostegno senza precedenti torniamo a proporre che anche il Comune di Giulianova rientri nella Riserva con la sua importante zona umida rappresentata dal fiume Tordino. Riteniamo che far parte di una Riserva Naturale per una città che vive di turismo è un vantaggio perché aggiunge un ulteriore motivo di attrattività.

La scelta in tal senso del nostro Comune, inoltre, può aiutare il Comune di Roseto che si sta battendo per il ripristino della Riserva originaria.

Giulianova 29 gennaio 2024

Il Cittadino Governante

Associazione di cultura politica

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Al Sindaco Jwan Costantini

Al Presidente del Consiglio Comunale Matteo Francioni

Ai Consiglieri comunali

ORDINE DEL GIORNO:

Il Comune di Giulianova metta in atto il procedimento per rientrare all’interno del perimetro della Riserva del Borsacchio con la porzione di territorio in cui scorre il fiume Tordino.

Recentemente si sono accesi di nuovo i riflettori sulla Riserva Naturale Regionale del Borsacchio, un’importante area tra Roseto e Giulianova dal grande valore sotto il profilo naturalistico e paesaggistico.

Quella che sembrava, dopo lunghe battaglie, una conquista ormai acquisita che finalmente stava per passare alla fase attuativa con l’approvazione del Piano di Assetto Naturalistico è stata sostanzialmente affossata con un colpo di mano notturno della maggioranza di centro-destra durante la seduta del consiglio regionale del 28 dicembre. Da 1100 ettari la Riserva è stata ridotta a circa 25 ettari, eliminando completamente da essa la parte pedecollinare e collinare.

Non capire che istituire una Riserva naturale con le qualità ambientali e naturalistiche del Borsacchio, in una Regione che ha il più alto consumo di suolo in Italia, è una scelta lungimirante, sotto il profilo economico (promuovendo l’agricoltura e il turismo sostenibili), sotto il profilo finanziario (per la possibilità di intercettare fondi europei), sotto il profilo occupazionale e sotto il profilo sociale e culturale, vuol dire essere anacronistici e ancorati al solito modello della rendita fondiaria che genera cementificazione anche in luoghi assolutamente inopportuni.

Come non vedere che sempre di più nei cittadini e nei turisti sta crescendo la consapevolezza dell’importanza del rispetto della natura e dell’ambiente e si sta affermando la pratica di un turismo interessato a offerte di mete ricche di bellezze naturalistiche e paesaggistiche?

La riserva protegge uno dei rari tratti di costa e terreni rimasti ancora liberi dall’urbanizzazione incontrollata che ha trasformato in pochi decenni le tranquille coste del mare Adriatico in un ambiente completamente edificato ed antropizzato.

Le recenti modifiche approvate in consiglio regionale – che riducono del 98% l’ambito della Riserva Naturale Regionale del Borsacchio tagliando tutta la fascia pedecollinare e collinare – appaiono inoltre in contrasto anche con il diritto europeo e, segnatamente, con la proposta di regolamento Nature Restoration Law sul ripristino degli ecosistemi, che è in corso di adozione nel quadro della strategia europea di biodiversità per il 2030 e del Green Deal. Per concorrere al conseguimento degli obiettivi dell’Unione Europea in materia di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici il ripristino degli ecosistemi dovrebbero riguardare almeno il 20 % delle zone terrestri e marine dell’UE entro il 2030 e tutti gli ecosistemi che necessitano di essere ripristinati entro il 2050.

Il legislatore regionale va invece in direzione opposta rispetto alle indicazioni di potenziamento e ripristino degli ecosistemi contenute nella proposta di regolamento europeo.

Con la Riserva sarebbero a disposizione fondi europei specifici per l’agricoltura sostenibile e per il turismo sostenibile, in quanto non è affatto vero, come da qualche parte si vuol fare credere, che con la Riserva sarebbe vietata qualsiasi attività. Con la Riserva arriverebbero risorse finanziarie una volta approvato il Piano di Assetto Naturalistico (PAN) cosa che ormai era imminente.

La scelta di confermare la Riserva della legge originaria oltretutto contrasterebbe in maniera più efficace le intenzioni di chi vuole la speculazione edilizia e la cementificazione di aree di tale pregio naturalistico e paesaggistico che potrebbero essere aggredite nonostante i vincoli esistenti come purtroppo tante volte è accaduto in passato sui territori di tutti i comuni assecondando il deprecabile fenomeno dello Sprawl (la città diffusa, che consuma territorio ovunque anche nelle zone di pregio).

La scelta di civiltà è stare dalla parte della Riserva, ci sembra evidente.

La fuoruscita di Giulianova dalla Riserva del Borsacchio era già avvenuta nel 2012 per consentire la delocalizzazione degli edifici privati previsti nel Contratto di Quartiere dell’Annunziata nella zona a sud di via dei Pioppi, all’interno del parco.

È accaduto innanzitutto perché il Contratto di Quartiere prevedeva altro cemento all’interno del quartiere (cosa inopportuna in quel contesto), poi perché per renderlo possibile non si è voluto seguire quanto suggerito dal prof. Enzo Di Salvatore e dalle associazioni ambientaliste e cioè abrogare le rigorosissime misure di salvaguardia della Riserva del Borsacchio per consentire che all’area protetta trovassero applicazione le misure di salvaguardia della legge statale che avrebbero consentito, invece, quanto già previsto dal Piano Regolatore di Giulianova senza la necessità di uscire dalla Riserva.

Far uscire Giulianova dalla Riserva è stato un errore perché farne parte, per una città che vive di turismo, è un valore aggiunto.

per questo che proponiamo che anche il Comune di Giulianova rientri nella Riserva con la sua importante zona umida rappresentata dal fiume Tordino.

La scelta in tal senso del nostro Comune, inoltre, può aiutare il Comune di Roseto che si sta battendo per il ripristino della Riserva originaria.

Pertanto il gruppo consiliare del Cittadino Governante propone il seguente

Ordine del giorno:

Il Comune di Giulianova chieda alla Regione di rientrare all’interno della Riserva Naturale Regionale del Borsacchio e metta in atto il procedimento per rientrare all’interno del perimetro della Riserva del Borsacchio con la porzione di territorio comprendente il fiume Tordino con le sue aree golenali.

Giulianova 29 gennaio 2024

Gruppo consiliare

Il Cittadino Governante

Franco Arboretti

Daniela Di Carlo

Alberta Ortolani