Chi pensava che avessi dimenticato la questione, sul tappeto da anni, della ex colonia Rosa Maltoni Mussolini, si è sbagliato di grosso. Il nostro è un lavoro costante e spesso silenzioso, che richiede i giusti tempi. Ma poi i risultati arrivano. Lascio le bacchette magiche a chi è privo di consapevolezza e concretezza”.

Queste le parole del sindaco Francesco Mastromauro subito dopo l’incontro avutosi stamani in Municipio con i vertici dell’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ente subentrato nella proprietà della ex colonia dopo la soppressione, nel luglio 2010, dell’ENAM, Ente Nazionale Assistenza Magistrale, e poi dell’INPDAP, che ne aveva assorbito il patrimonio.

Per l’importante confronto sul futuro del complesso erano presenti, per l’Amministrazione, il dirigente dell’area tecnica Maria Angela Mastropietro con il responsabile del settore Lavori pubblici Fabrizio Iacovoni, e per l’INPS il   dirigente generale del credito e del welfare Maurizio Manente, il dirigente dell’ufficio strutture sociali Cristian Amato e, ancora, Gennaro Langella, coordinatore centrale per la consulenza tecnico-edilizia, Alberto Scuderi, dirigente generale regionale per l’Abruzzo, il dirigente Giuseppe Ferrigno, il direttore provinciale di Teramo Domenico De Fazio e Michele Giannitto del coordinamento tecnico-edilizio per l’Abruzzo. Proprio con l’ingegner Giannitto era stato fissato un appuntamento il 27 settembre 2012, incontro poi rinviato in attesa del decreto di trasferimento della ex colonia Maltoni Mussolini dall’ex INPDAP all’INPS.

Oggi – dice ancora il sindaco Mastromauro – è un giorno davvero importante per Giulianova, perché è stato dato avvio ad un percorso di forte condivisione tra Comune e INPS che condurrà finalmente, dopo decenni, al recupero ed alla valorizzazione del grande complesso sul Lungomare Zara nord, in una posizione davvero strategica. La prospettiva è quella di trasformare il monumentale complesso in un polo di rilevanza nazionale con funzione sociale, destinato a persone diversamente abili, ad anziani ed ai loro familiari, in connessione significativa con altre strutture consimili  presenti nella nostra città: dal Lido Fand al poco distante Centro Polivalente di Lavoro Guidato per persone con disabilità gestito dall’ANFFAS, alla sede, sulla nazionale adriatica nord, della Polisportiva Amicacci. Siamo insomma al cospetto”, continua il sindaco, “di una progettualità ad ampio respiro e perfettamente inserita nel nostro territorio di cui esalta, integrandole, le strutture esistenti in chiave sociale”.

Con il sindaco – dichiara dal canto suo il dirigente generale Manente – c’è una perfetta sintonia in ordine a questo ambizioso progetto che dimostra l’attenzione dell’INPS non solo nei confronti della valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare ma anche del sociale in tutte le sue componenti. La nostra idea è dunque quella di una grande struttura, di rango nazionale, dotata di servizi all’avanguardia e collaterali, integrati sul territorio. E’ nostro auspicio che per dare seguito a questo progetto intervenga quella che noi chiamiamo finanza etica: mi riferisco, cioè, a quei soggetti privati che abbiano a cuore il problema sociale, oggi più che mai importante. Con il sindaco Mastromauro – conclude Manente – abbiamo già concordato una serie di incontri ulteriori per mettere a punto il progetto”.