GIULIANOVA- Botta e riposta a distanza tra il sindaco Francesco Mastromauro e l’amministratore unico della Julia Servizi, Simona Conte, alla luce della paventata vendita della partecipata comunale in base alla legge Cottarelli che impone ai comuni di alienare le partecipate che hanno una caratteristica principalmente commerciale. Il sindaco ha ricevuto prima della preannunciata conferenza stampa cinque degli otto dipendenti dellaJulia ai quali ha assicurato che, comunque andranno le cose, saranno garantiti i posti di lavoro e poi ai giornalisti ha ricordato come l’eventuale vendita della Julia non sia una scelta o un capriccio dell’amministrazione comunale, che ritiene ,peraltro,molto positiva l’esperienza della Julia e su questo dovremo rimettere una relazione alla Corte dei Conti sull’attività delle società partecipate.< Faremo di tutto – ha detto Mastromauro – per evitare di alienare la Julia Servizi, ma in base alla normativa vigente la vedo molto difficile>, ribadendo invece la sicurezza del mantenimento del posto di lavoro e i dipendenti, che avevano scioperato ieri, sono tornati al lavoro. Ma c’è qualche polemica su questo sciopero che per qualcuno potrebbe configurare il reato di abbandono di pubblico servizio e qualche frecciatina è andata anche a Simona Conte per non aver avvertito il sindaco su quello che stava accadendo. A distanza, nella sede della Julia, Simona Conte ha ricordato come, dal 204 ad oggi, nelle casse del Comune, la società ha versato una cifra di poco inferire a 3 milioni ,che il numero degli utenti è salito tantissimo, ed anche con la luce si è arrivati a 950 utenti che abbracciano tutta la provincia, capoluogo compreso. Ha respinto le accuse di essere a conoscenza di quanto stava accadendo ed ha puntualizzato che il Comune non è vero che sia obbligato a vendere tanto è vero che, qualora decidesse di non farlo, non sono previste sanzioni. Infine ha rimarcato che il ruolo svolto dalla società non è solo commerciale ma anche sociale.