Arriva anche sui tetti delle

poche sedi universitarie agibili dell’ateneo dell’Aquila la

protesta contro il Ddl Gelmini che ha portato mobilitazioni e

tensioni in tutta Italia. Studenti di Lettere e Filosofia,

nonché del Polo Scientifico di Coppito sono saliti sui tetti ed

hanno esposto striscioni contro la riforma, senza però mettere

in atto alcuna forma di occupazione.

   Per quanto riguarda il polo scientifico di Coppito, gli

studenti esposti gli striscioni sono scesi; nell’altra facoltà,

provvisoriamente in un’ex palazzina industriale, studenti

docenti e ricercatori, un centinaio nel complesso, sono rimasti

sulla terrazza per un’assemblea straordinaria, sfidando

nevischio e basse temperature. Anche in questo caso le lezioni

per chi vuole stanno procedendo regolarmente.

   Le motivazioni della protesta sono le stesse degli altri

atenei: si combatte una privatizzazione di fatto

dell’università italiana, il rischio di aumento del precariato

e l’affermazione “che il potere dei baroni resta inalterato”.

Ma all’Aquila, colpita dal terremoto del 6 aprile 2009, la

mobilitazione di studente e docenti è anche motivata a causa di

una università a forte rischio non solo per il terremoto ma

anche per la crisi economica straordinaria conseguente. (ANSA).