GIULIANOVA – Le reti da pesca dell’Eliana inabissatasi quindici giorni fa erano in parte impigliate a poppa dello scafo. Lo hanno accertato i sommozzatori della Guardia Costiera di San Benedetto, che hanno operato per l’intera giornata sul fondale a dodici metri per avere le prime risposte, anche se parziali, su quanto accaduto. I sommozzatori hanno lavorato in stretto contatto con il comandante della Guardia costiera Clarissa Torturo. Non si sa bene dove finiscano poi le reti in quanti quelle rilevate si perdono poi in un grosso mucchio di sabbio che in parte avvolge L’Eliana. Quindi l’ipotesi più probabile sarebbe che i due marinai periti nel naufragio, Elia Artone e Carlo Mazzi stessero ancora pescando vista la posizione delle reti, ma potrebbe anche non essere in quanto i divergenti delle stesse reti sono sistemate in modo da far capire che non si stesse effettivamente pescando. Ora la relazione dei sommozzatori verrà inviata anche alla Procura di Teramo, la quale dovrà decidere se recuperare o meno il relitto del motopesca giuliese, decidere se il recupero sia utile allo svolgimento delle indagini ma i pescatori giuliesi hanno fatto già sapere che vogliono recuperare la barca.