E’ una gestione fatta col rasoio. Si taglia senza requie. E così perdiamo tutto e tutti: servizi, pazienti e lavoratori”.

 

Il sindaco Francesco Mastromauro è sceso sul piede di guerra dopo aver appreso che la ASL di Teramo ha comunicato alle direzioni di presidio la decisione di non prorogare, in attesa di una nuova gara d’appalto,  il servizio di assistenza alberghiera nei reparti degli ospedali di Giulianova e S. Omero assicurato dai lavoratori in forza ad una cooperativa teramana.

La ASL – prosegue il sindaco – oltre a mettere sulla strada 14 lavoratori, ha eliminato al contempo quel necessario supporto agli infermieri, già oberati di lavoro, per garantire ai pazienti ricoverati un’adeguata assistenza quotidiana. Il quadro è dunque sempre più desolante, considerato che tanto il nostro ospedale quanto l’altro di S. Omero hanno necessità di almeno trenta nuovi operatori socio-sanitari. L’ennesima e temo non ultima rasoiata ha dunque privato reparti nevralgici, come Medicina, Lungodegenza, Chirurgia e Ortopedia, dove in media vi sono 40 pazienti allettati, di un aiuto fondamentale. Qui entra in gioco non solo il diritto alla salute del cittadino, sempre meno garantito da carenze strutturali, blocchi prolungati delle assunzioni a tempo indeterminato, liste di attesa infinite e tagliuzzamenti indiscriminati di servizi e reparti”, conclude il sindaco, “ma anche il diritto del paziente ad una permanenza dignitosa nell’ospedale. Senza dimenticare ovviamente il dramma che vivranno le famiglie dei 14 lavoratori licenziati. E’ mia intenzione portare la questione alla prossima riunione del Comitato ristretto dei sindaci”.